Dopo il Festival di Toronto, il Telluride Film Festival, il Museo LACMA di Los Angeles e la Casa del Messico in Spagna, arrivano alla Accademia del Cinema di Madrid, in una esposizione organizzata in collaborazione con Netflix, i migliori scatti di Roma, la pellicola di Alfonso Cuarón vincitrice del Premio Goya per il miglior film latinoamericano, oltre che di quattro BAFTA, e nominata a dieci Oscar.

Durante le riprese di Roma, il fotografo messicano Carlos Somonte era presente ed è riuscito a catturare la bellezza ed i momenti più intimi del film: dodici fotografie e tre abstract realizzati dall'artista compongono la mostra.  La collezione è allestita Presso la Sala Polifunzionale di Calle Zurbano 3 della Academia de Cine e rimarrà aperta al pubblico fino al prossimo 5 marzo.

Film drammatico, realizzato nel 2018, Roma racconta un anno turbolento della vita di una famiglia borghese nella Città del Messico degli anni Settanta, attraverso le vicende della domestica Cleo (Yalitza Aparicio) e della sua collaboratrice Adela (Nancy García García), entrambi di discendenza mixteca, che lavorano per una piccola famiglia borghese nel quartiere Roma a Città del Messico: una famiglia guidata da Sofia (Marina de Tavira), madre di quattro figli, che deve fare i conti con l'assenza del marito, mentre Cleo affronta una notizia devastante, che rischia di distrarla dal prendersi cura dei bambini di Sofia: bambini che lei ama come se fossero i propri.

Roma è, quindi, un ritratto di vita vera, intimo e toccante, raccontato attraverso le vicende di una famiglia che cerca di preservare il proprio equilibrio in un momento di lotta personale, sociale e politica. Si tratta, essenzialmente, di un viaggio indietro nel tempo (un ritorno all’infanzia) da parte del regista Cuarón, in un omaggio alla famiglia matriarcale che lo ha cresciuto ed accudito.