ANDARAS FILM FESTIVAL – In Sardegna la rassegna estiva sul cinema di viaggio
In Sardegna, Andaras Traveling Film Festival si prepara alla seconda edizione, in programma dal 19 al 23 agosto 2020 presso il pittoresco borgo di Fluminimaggiore, un ex centro minerario immerso nel verde della macchia mediterranea, a pochi passi dalle meravigliose rovine di Antas e dalla spiaggia di Portixeddu.
In lingua sarda il termine Andaras indica il viaggiare ma anche i sentieri che i pastori percorrevano durante le lunghe transumanze invernali, alla ricerca di pascoli più rigogliosi.
Nel rispetto di questa tradizione, il festival è dedicato a tutti coloro per i quali girare intorno al mondo, conoscere terre e genti lontane, è la via più breve per giungere a se stessi.
Protagonista è il cortometraggio, linguaggio breve e quanto mai attuale, capace di cogliere e raccontare al meglio il nostro tempo e il tema del viaggio in ogni sua declinazione.
26 i finalisti di quest’anno, con opere provenienti da Iran, Svezia, Giappone, Russia, Usa, Regno Unito, Canada, Macedonia, Colombia e Norvegia, oltre che dall’Italia.
Tra i primi ospiti confermati in questa seconda edizione Alessandro Gandolfi, uno dei fotoreporter italiani più conosciuti nel mondo e la regista e antropologa Lisa Camillo.
A formare la giuria, altri nomi prestigiosi come Federico Geremicca, giornalista, vicedirettore de La Stampa; Elena Lai, segretaria generale CEPI e responsabile di Europe Analytica; Saverio Pesapane, fondatore di Premiere Film Distribution, Premio Oscar con il corto The Silent Child; la regista Giovanna Taviani e la giornalista Francesca Schianchi.
Si tratterà di un’edizione coraggiosa, responsabile e rinnovata dall’applicazione delle misure di sicurezza previste dai protocolli anti-Covid: la manifestazione si terrà, infatti, interamente all’aperto e in riva al mare, mantenendo comunque intatto il suo intento di promuovere un territorio unico nel suo genere, immerso nella pittoresca Costa delle miniere, nel sud Ovest della Sardegna, e svincolando un piccolo e affascinante borgo come Fluminimaggiore dal suo secolare isolamento geografico e sociale attraverso la magia del cinema di viaggio.
Un viaggio inteso non solo come spostamento fisico ma anche come stato d’animo, ricerca, conoscenza di sé e degli altri, testimonianza, punto di partenza di ogni arrivo.
In copertina: dettaglio della locandina