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MARC CHAGALL - Il sogno d’amore in mostra a Napoli

Inaugurata nello scorso febbraio ed in programma fino al 30 giugno 2019, la mostra Marc Chagall. Sogno d’amore, dedicata al noto artista russo, ha conquistato la capitale partenopea.

Ad essere esposte, presso la bellissima Basilica della Pietrasanta – Lapis Museum di Napoli, sono 150 opere di pura poesia.

Dopo il grande successo con la mostra di Escher, la città ha patrocinato anche l’atteso evento su Chagall al Gruppo Arthemisia: la nota associazione che, oltre della sua professionalità e passione, può vantare ben 15 anni di organizzazione, 572 mostre, 48.101 opere esposte e la bellezza di 55 milioni di visitatori.

Curata da Dolores Duràn Ucar, la mostra si presta a raccontare la vita, le opere e il forte sentimento di Marc Chagall per la sua amata moglie Bella, musa ispiratrice di alcune tra le sue opere più importanti. Una vita che comincia a Vitebsk, villaggio dell’attuale Bielorussia, il 7 luglio 1887 e segnata dall’ombra dell’antisemitismo, prima russo e poi nazista.

Mazzo di fiori su sfondo rosso, 1970 ca.

Di origine ebraica e nato in quella Russia ancora dominata dagli zar, l’artista partecipò in maniera attiva alla rivoluzione russa, tanto da essere nominato dal ministro sovietico della cultura come Commissario dell’arte nella regione di Vitebsk.

Trasferitosi a Parigi con la moglie nel 1923, fu poi costretto a fuggire dalle retate naziste nel 1941 e a rifugiarsi in America. Proprio qui, il 2 settembre 1944, perderà per sempre la sua amata. Bella, infatti, morirà dopo essere stata colpita da un’infezione virale.

Questo triste avvenimento fu senz’altro il colpo più duro per Chagall e per la sua arte, tanto che per diversi anni smetterà di dipingere. Per anni, come lui stesso confessò, la sua amata aveva influenzato ed ispirato la sua pittura: “Bella scriveva come viveva, come amava, come accoglieva gli amici. Le sue parole, le sue frasi sono una patina di colore su tela… Le cose comuni, le persone, i paesaggi, le feste ebraiche, i fiori. Questo era il suo mondo, questi erano i suoi soggetti… Poi a un tratto, un rombo di tuono, le nuvole si aprirono alle sei di sera del 2 settembre 1944, quando Bella lasciò questo mondo. Tutto è divenuto tenebre” (Chagall).

Ritratto di Vava, 1953-56

L’esposizione dei suoi dipinti, incisioni, disegni e acquerelli è caratterizzata da opere rare e sorprendenti che provengono da collezioni private e di difficile reperibilità al pubblico. Un viaggio completo in quella vita costellata di momenti di pura gioia ma anche di forti dolori: fiabe, ricordi, poesia, religione e guerra.
Un excursus tra quei sogni vivaci e colorati che, grazie all’intensità delle sensazioni, ha dato vita ai magnifici paesaggi e personaggi realizzati dall’artista.

Partner istituzionale dell’evento è il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e, parallelamente, è possibile fare visita, nella cripta della Basilica, alla mostra “Sacra Neapolis – culti, miti, leggende”.

Questo evento si fa carico, poi, di una bellissima iniziativa di solidarietà. Per la prima volta inizia il nuovo progetto realizzato da Athemisia con Susan G. Komen Italia (organizzazione impegnata nella lotta al tumore al seno): L’Arte della solidarietà. Pertanto, metà degli incassi derivati dalla vendita dei biglietti, saranno devoluti alla suddetta organizzazione.

Dalle visite guidate ai laboratori interattivi per bambini e ragazzi alle visite estemporanee per adulti e famiglie, la magica mostra di Chagall vi aspetta fino al 30 giugno, tutti i giorni dalle ore 10.00 alle ore 20.00.

In copertina: Il gallo viola (dettaglio), 1966-72