CLAUDIO GUERRINI - “C’era una (prima) volta”
Conduttore radiofonico di RDS, inviato de La prova del cuoco su Rai1, presentatore e opinionista in programmi tv, firma del settimanale Vero, animatore e deejay di eventi musicali e culturali e, da poco, anche autore con il libro C’era una (prima) volta : Claudio Guerrini, una delle voci più conosciute e apprezzate del panorama radiofonico nazionale, non si fa mancare proprio nulla. È lui stesso a parlarci della sua carriera professionale, specchio di una personalità poliedrica e inarrestabile.
Claudio, hai esordito professionalmente in radio, approdando in breve tempo a network radiofonici nazionali. È quello che hai sempre voluto fare oppure da bambino avevi altri sogni?
Ne avevo molti, forse troppi. In pochi anni ho accarezzato il sogno di fare il tennista, il telecronista, il giornalista, il deejay, il conduttore radiofonico e televisivo. Ero un po' confuso, lo ammetto. Ho provato a fare tutto, qualche cosa mi è riuscita bene, qualche altra no. Ma poteva andarmi peggio...
Il tuo programma all’interno del palinsesto di RDS è molto seguito. Ci puoi dire di più in merito?
È un programma nato quando ho cominciato a condurre nel primo pomeriggio, prima da solo, poi con Rosaria Renna. Col tempo sono nate quasi per caso le prime imitazioni, i primi battibecchi, le prime rubriche. Abbiamo avuto fin da subito un ottimo riscontro di pubblico e così, quando Rosaria mi ha abbandonato per andare a RMC, ho chiesto alla direzione di proseguire il cammino con Roberta Lanfranchi. Lei e l'azienda hanno accettato e da tre anni siamo in onda con il Guerrini & Lanfranchi Show.
Quest’anno ricorrono i tuoi vent’anni di collaborazione con RDS. Cos’è cambiato nel modo di fare radio, dal 2000 ad oggi?
Davvero??? Così tanti! Non lo sapevo, grazie per la notizia! La principale differenza è la sempre maggiore interazione con il web e ora con i social. Una volta quando andava in onda la musica mi riposavo, ora faccio foto, storie, dirette Facebook o Instagram sia per i profili della radio che per i miei personali. Praticamente un doppio lavoro!
Nel 2006 hai esordito in televisione. Cosa ti ha attratto del piccolo schermo?
La possibilità di esprimermi in modalità diverse. La radio è sempre affascinante ma più ripetitiva, si fonda proprio sulla familiarità e sull'affezione degli ascoltatori. In tv ti può capitare di fare cose completamente diverse, talvolta opposte. Io ho recitato nelle candid camera, ho fatto l'opinionista, il giudice, ho recitato poesie, ho condotto un programma sul cinema, uno sportivo, sono stato inviato de La prova del cuoco e di Buono a sapersi per Rai1... Mi piace esprimermi in modi differenti, credo che la versatilità sia uno dei miei (pochi?) punti di forza.
Oltre a fare radio e televisione ti occupi anche di tantissime altre cose. Ce ne puoi parlare?
Beh, per poter parlare in diretta con tante persone per prima cosa bisogna informarsi, quindi leggo di tutto, mi informo quotidianamente sui siti delle principali testate italiane e internazionali. Poi libri, film (soprattutto anni Sessanta e Settanta), sport e, naturalmente, aggiornamenti dei miei profili social.
Di recente è uscito il tuo primo libro, dal titolo C’era una (prima) volta. Di cosa si tratta?
È un libro quasi a scopo didattico. Ho raccontato, grazie alle testimonianze dirette dei protagonisti, gli esordi professionali di tanti personaggi di successo, da Enrico Mentana a Giuliano Malagò, da Noemi a Sandra Milo, da Paolo Genovese a Michele Guardì, da Dario Ballantini a Paolo Rossi. Sono venute fuori storie divertenti, commoventi, tutte molto interessanti.
Com’è nata l’idea?
Dalle domande di tanti ascoltatori e follower, che mi chiedono spesso come si può cominciare a fare radio o tv. Invece di rispondere singolarmente a ognuno di loro, mi è venuta l'idea di scrivere un libro, raccontando non solo la mia storia, ma anche quella di tante personalità che hanno avuto successo nei loro rispettivi ambiti professionali.
Tra tutti i personaggi intervistati nella tua carriera, ce n’è qualcuno che ti ha colpito più di altri?
La storia della mia amica Francesca Stella, la meno conosciuta ma la più forte di tutte! La sua battaglia contro una terribile malattia, scoperta per la prima volta un anno fa, è un meraviglioso esempio per tutti noi.
Puoi raccontarci qualche aneddoto curioso?
Uno tra i tanti è quello di Paolo Genovese, che vinse il suo primo concorso di cortometraggi grazie a un clamoroso errore di un tecnico. Così lui passò dal più profondo sconforto al primo grande successo della sua vita. Da cui poi è partita la sua grande carriera. Dunque, mai arrendersi!
Nuovi progetti all’orizzonte?
Tanti, ma deve prima passare questa obbligatoria quarantena. Io ne sto approfittando per scrivere, progettare, immaginare. Intanto conduco il programma radiofonico da casa e ogni sera alle 21 intervisto tanti personaggi in diretta sul mio profilo Instagram. Un grande in bocca al lupo a tutti noi per ripartire al più presto. Ma fate i bravi, mi raccomando!
In copertina: Claudio Guerrini
immagini per gentile concessione dell’intervistato