CIAO MAGAZINE

View Original

IL MUSEO NAVALE - Una perla di Madrid

Madrid è una città molto ricca dal punto di vista artistico. La via principale dove si trovano la maggior parte dei musei è il Paseo del Prado, popolarmente chiamato anche Paseo de los Museos. I più conosciuti sono il Prado, il Thyssen e il Reina Sofía.

Sempre sul Paseo del Prado si trova, però, anche una struttura meno conosciuta ma decisamente singolare: il Museo Navale.

Di proprietà dello Stato spagnolo, questo museo è gestito dal Ministero della Difesa. La sua funzione è raccogliere, conservare e comunicare a fini didattici elementi dell’attività navale, con lo scopo di diffondere ed esaltare la storia marittima spagnola.

Per questo, il Museo Navale ha sei filiali in tutta la Spagna: il Museo Marittimo di Torre dell’Oro a Siviglia, l’Archivo Museo Don Álvaro de Bazán de Viso del Marqués a Ciudad Real, il Museo Navale di Cartagena a Murcia, il Museo Navale di Ferrol in A Coruña, il Museo Navale di Las Palmas de Gran Canaria e il Museo Navale di San Fernando a Cadice.

Inaugurato il 19 novembre 1843 dalla Regina Isabella II, per iniziativa di don Antonio Valdés y Fernández Bazán, Segretario della Marina del re Carlo IV, il museo è suddiviso in 25 sale ordinate cronologicamente e attraversa la storia della Marina spagnola dai Re Cattolici fino ad oggi. Inoltre, in alcune sale ci sono spiegazioni delle diverse tecniche di costruzione delle navi, con rappresentazioni in scala dell’evoluzione delle tecniche di navigazione, di astronomia, di cartografia e delle diverse scoperte geografiche.

L’origine delle opere è piuttosto varia, ma soprattutto avviene tramite donazioni, molte delle quali provenienti dalla Casa Reale o da collezioni private.

Il planisfero di Juan de la Cosa

Uno degli oggetti più pregiati del Museo è il Planisfero di Juan de la Cosa, risalente al 1500, nel quale per la prima volta in una cartina geografica fu rappresentato anche il “Nuovo Mondo”.

Al momento il Museo è chiuso al 70% per lavori di restaurazione ma si può accedere comunque ad un’esposizione sull’Asia e sulle relazioni navali che questo continente ha avuto con la Spagna nel corso della storia.

L’esposizione si apre con una spiegazione delle relazioni mercantili tra la Spagna e l’Asia attraverso il mare e la rotta commerciale di Manila. Molte sono le donazioni ricevute tra il 1840 e il 1880 da marinai spagnoli che si trovavano nelle Filippine, all’epoca colonia spagnola; tali donazioni compongono il Gabinete Chinesco e permettono di conoscere più a fondo le culture asiatiche.

Un’altra sala dell’esposizione, invece, riflette le diverse relazioni che ha avuto la Spagna con il Sud-Est Asiatico: alleanze e conflitti che si scoprono attraverso alcuni oggetti in mostra, originariamente adibiti allo spionaggio. Si possono anche osservare utensili una volta appartenenti a collezioni private di marinai e viaggiatori tornati in patria e che i proprietari hanno successivamente deciso di donare al museo. Inoltre, è aperta al pubblico la sala 21, che mostra l’evoluzione delle costruzioni navali tra i secoli XIX e XX: non solo spagnole, ma anche di altri Paesi tra i quali l’Italia.

Una visita al Museo Navale, quindi, può rappresentare un’esperienza davvero interessante ed una opportunità unica – non solo per gli appassionati di Marina ma per chiunque abbia voglia di imparare – di approfondire la conoscenza della storia della Spagna attraverso le relazioni mercantili intrattenute dal Paese nel corso dei secoli, in un contesto piacevole e un po’ fuori dagli schemi.


In copertina:

La battaglia della Baia di Algeciras, dipinto, Museo Navale di Madrid