IVANO SCOLIERI - Sette note di armonia manageriale
PIANOFORTE: 7 note di armonia manageriale è il nuovo libro di Carlo Massarini e Ivano Scolieri nel quale, ispirati dal fascino del pianoforte, i due costruiscono un viaggio che unisce management e musica.
Qui, ogni nota ha un determinato suono, una sua intensità che permette di collegarla, con riferimenti e citazioni, sia al mondo del lavoro sia a quello più popolare della musica. Ogni nota diventa, quindi, il tempo e il perimetro di un racconto manageriale, raccogliendo diverse esperienze reali vissute in importanti organizzazioni nazionali e internazionali.
Mentre Scolieri (consulente aziendale e formatore) fa una rassegna di comportamenti virtuosi che aiutano noi stessi e chi ci circonda nel mondo del lavoro, delle aziende, delle relazioni, Massarini (giornalista e conduttore radio-televisivo) individua 21 figure-modello che incarnano queste competenze nella loro vita artistica, perché è interessante e divertente poter scoprire come tali capacità possano essere un elemento di caratterizzazione sia per un manager che per una rockstar.
È lo stesso Ivano Scolieri a spiegarci di più sull’argomento.
Ivano, sei il fondatore di Inventrix, una società di sviluppo manageriale e comunicazione creativa, oltre che un sociologo specializzato in Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione. Ora è uscito il tuo libro Pianoforte: 7 note di armonia manageriale: un vero e proprio manuale ispirazionale scritto in collaborazione con Carlo Massarini e pubblicato da Hoepli. Ci puoi dire di più, in merito?
Essendo un manuale ispirazionale ha una narrazione trasversale dal ritmo e dal portamento multidisciplinare. Filosofia, psicologia, sociologia, antropologia, fiumi di musica e famosi interpreti del rock e del pop tutti insieme, per dare origine a un progetto/libro del tutto inedito. Un mix perfetto di strumenti, consigli, metodi e tante ma tante idee per vivere una vita a tutto tondo, felice e soddisfacente. Spesso lo definiamo il primo “crossover book”, per la sua naturale capacità di fornire armonia ed efficacia nel lavoro, libertà e self-confidence nella vita privata.
Com’è nata un’idea così originale?
La musica è centrale nella mia vita. Trovo facile viaggiare e sognare ad occhi aperti grazie al ritmo incalzante del rock o delle particolari ambientazioni dell’elettronica. Da sempre indolente, alle citazioni “zuccherine” preferivo espressioni poetiche estratte da qualche pezzo musicale. La musica attrae più di mille parole. Per questo ho voluto creare una fusione e un modello, affinché i due mondi potessero essere accademicamente uniti e dialogare con profitto. La musica non può essere solo una passione da attivare dalle 18 in poi, ma può e deve diventare il linguaggio permanente per stimolare le buone ragioni del lavoro e della nostra società. L’incontro con Carlo Massarini è stato fondamentale per donare all’opera una sua visione organica e completa in ogni suo aspetto.
Nella sua carriera, Carlo Massarini ha attraversato tutti i media: radio, televisione, scrittura, fotografia, web, occupandosi di musica, arti contemporanee, tecnologia e mondi digitali. In che modo, la sua esperienza, ha contribuito alla realizzazione di questo libro?
Carlo è un’istituzione, essendo già autore di una vera enciclopedia della musica con ben tre testi, quali: Dear Mr Fantasy, Absolute Beginners e Il ritorno di Dear Mr Fantasy il decennale. Un think thank così autorevole, un’ enciclopedia a cielo aperto, doveva generare un'altra isola: così è stato con Pianoforte. La linea logica e di scrittura è stata stravolta e l’analisi e l’indagine si sono fatte preziose. Carlo ha dovuto interpellare i suoi archivi per selezionare 21 artisti che avessero virtù, valori e coerenze storiche e psicologiche con il modello comportamentale delle sette note di Pianoforte. Missione semplice? Beh, Carlo oggi sorride ma solo io posso dire quale “rap di frasi” abbiamo composto in qualche pomeriggio, dalle 19 in poi.
E qual è stato, invece, il tuo contributo personale?
Beh, io non ho dormito sereno per un po’. Voler unire tante verità è, già di per sé, ambizioso. Ideare, poi, una forma utile e comprensibile, è stata la seconda ardua scommessa. Ho dovuto, quindi, convincere tutti sulla bontà di questa fusione tra strumenti manageriali e grandi autori della musica. Carlo è stato il primo interlocutore, poi la casa editrice. La missione continua. Uno strano scetticismo avvolge l’uomo che vuole sorridere solo per qualche minuto. Io ho deciso con la costruzione di quest’opera che si può sorridere spesso e si può volgere lo sguardo alla vita con entusiasmo. ‘Pianoforte’ aiuta a individuare le tue note decisive portatrici di benessere e sviluppo. Nella sintesi del gioco armonico, guida le scelte e lo stile con cui vengono messe in atto. La costruzione di questo modello semplice nella fruizione ma articolato nel suo pensiero è stato il centro del mio contributo.
Tra gli artisti presenti nel libro troviamo italiani quali Franco Battiato, Fabrizio De André e Giorgio Gaber, ma anche figure leggendarie quali David Bowie, Bob Marley, Bruce Springsteen o i Beatles. In base a quali criteri è avvenuta la selezione di questi personaggi?
Giornate intere passate a casa di Carlo. Io dovevo spiegare la caratteristica di ogni singola “nota” su cui dovevamo ricercare autori che avessero incarnato nella loro vita quella dimensione. Per esempio quando parlavo del DO (dominio del Sé) è affiorato piuttosto facilmente Franco Battiato per il suo percorso di ricerca dell’equilibrio. Una riflessione più analitica per completare il DO con Santana e McLaughin. La ricerca e poi andata avanti per tutte le note della scala melodica. Una ragionata triade di autori per ogni singola nota per offrire una tangibile dimostrazione della reale esistenza delle virtù/competenze di PIANOFORTE.
In un’epoca sempre più alle prese con la rivoluzione digitale, quanto possono essere attuali figure come Bob Marley o i Beatles? Cosa possono ancora insegnarci?
Ogni artista ha un contatto con la realtà esclusivo. L’arte non ha tempo ed è naturalmente digitale. Possiamo preferirne alcune per una sensibilità personale. Un giovane ascolta ritmi e suoni del momento ma una buona fetta di essi avranno la seconda chance dove entreranno in contatto con i miti. Il mondo digitale include i miti per garantirsi seguito. Ecco noi in Pianoforte abbiamo scelto dei miti assoluti. La mitologia insegna sempre, perché accoglie al suo interno termini universali. Spesso è solo una questione di tempo ma ognuno di noi arriva alla solita domanda da un milione di dollari e sappiamo bene che gli evergreen dei grandi autori hanno un potere intramontabile per dare a noi ispirazione sulla vita.
Quale obiettivo si prefigge, il libro?
Pianoforte – 7 note di armonia manageriale è un manuale ispirazionale molto pragmatico. Sono almeno tre gli obiettivi principali. Il primo è quello di proporre un modello di sviluppo personale credibile, semplice e soprattutto intuitivo e piacevole nel suo utilizzo nel tempo. Altro obiettivo ambizioso è stimolare un cambio culturale nel mondo professionale. Immaginare una riunione dove le battute conclusive potrebbero suonare grosso modo così: grazie colleghi per l’attenzione. Spero ci possa essere da parte nostra un sincero RE e un allineato SI nelle prossime sfide. Mi raccomando il DO. Poche righe che contengono una strategia definita ed essenziale. Il terzo obiettivo? Siamo frequenze ancor prima che parole. Riflettiamoci sopra.
A cosa stai lavorando adesso? Hai già in mente il tuo prossimo progetto?
Il progetto è la più bella invenzione per stare con le persone che ti piacciono. PIANOFORTE ha generato un live show che stiamo proponendo via webinar in questo periodo ma non vediamo l’ora di ritornare veramente live. Il libro, dalla sua nascita, strizza l’occhio alla tv. Un format in sette puntate dove tradurre in arte e cultura questo prezioso strumento. Chissà? Infine, ho appena terminato una lettura su un bellissimo strumento che si chiama “Listening machine”. Questo strumento riconosce la nota musicale dominante di ogni contesto. Industria, negozio, luogo: ogni spazio può avere una sua nota/accordo identificativa. Cosa ci facciamo? Beh, sarà la comunicazione del futuro.
In copertina: Il libro
Immagini per gentile concessione di Ivano Scolieri