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GIOVANNI SCIOLA – Il Direttore dell’Istituto Italiano di Cultura saluta Praga

Giovanni Sciola è stato Direttore dell’Istituto di Cultura di Praga dal 9 settembre 2013. Giunto in Cechia dopo esperienze lavorative che lo hanno portato da Pechino ad Aix-en-Provence, da Cracovia ad Helsinki conclude, dopo più di cinque anni, il suo percorso lavorativo in Repubblica Ceca, lasciando un segno profondo nella città e nella comunità, non solo italiana.

La serata dei saluti, alla presenza di S.E. l’Ambasciatore Francesco Nisio, è stata scandita dalle note raffinate del concerto per duo di chitarre di Claudia Konig e Andrea Sciola ed ha dimostrato, con una standing ovation, la stima, il riconoscimento e l’affetto delle autorità e dei tantissimi intervenuti nei confronti di una figura che ha saputo decisamente conquistare il panorama culturale praghese.

Tra le esperienze lavorative vissute nei vari quadranti del mondo, il direttore ci rivela che “l’ultima è indubbiamente la più vicina. Ma, ad esempio, della Cina forte è stata la percezione di ‘non capire’. L’attività svolta in questi anni in Repubblica Ceca – prosegue – è stata un’esperienza di lavoro a trecentosessanta gradi. Per ragioni contabili e statistiche abbiamo computato il numero di iniziative che hanno visto la partecipazione o l’organizzazione dell’Istituto: parliamo di 855 fra festival, mostre, concerti, ecc.”.

Un bilancio incredibile, che ha contribuito a rafforzare l’attenzione nei confronti dell’Italia. Per chi ha vissuto l’attività dell’Istituto Italiano di Cultura in questi anni, non si tratta solo di un ‘numero’ ma di iniziative selezionate all’insegna della qualità. Realizzarle non è stato facile: “Le ragioni del no possono ovviamente prevalere ed essere di ostacolo – afferma Sciola – l’importante è trovare soluzioni possibili e, a volte, trovare il coraggio della responsabilità”; ricordando, ad esempio, come a fronte della non certezza immediata del budget di copertura sia prevalsa, nel caso del concerto della Filarmonica della Scala di Milano (15 aprile 2016), una assunzione diretta di responsabilità, anche economica.

L’Istituto Italiano di Cultura a Praga (immagine da iicpraga.esteri.it)

Ma Giovanni Sciola preferisce soffermarsi sul “privilegio di lavorare e vivere in una struttura il cui spazio è testimonianza della presenza, nei secoli, degli italiani a Praga”.

L'Istituto Italiano di Cultura di Praga, istituito nel 1922, ha sede infatti nel quartiere di Mala Strana, nel pieno centro della capitale boema. Il complesso, edificato nel corso del 1600 ed oggetto di numerosi interventi successivi, è stato sede di convento, ospedale ed orfanatrofio, ed è appartenuto alla Congregazione degli Italiani di Praga fino all'entrata dell'Italia nella prima guerra mondiale, quando l'edificio e le porzioni annesse sono stati espropriati dall'amministrazione asburgica.

Un sito prestigioso, con la sua cappella barocca decorata da stuccatori, decoratori ed architetti italiani, adibita in questi anni, in un programma serrato, alla realizzazione di mostre, concerti, conferenze.

Uno dei luoghi più di fascino della città che da febbraio di quest’anno ospita, nel matroneo, la mostra permanente dedicata alla Congregazione italiana di Praga ad oltre quattro secoli dalla sua fondazione: un omaggio alla Congregazione quale primo punto di contatto fra i due Paesi, attraverso l’esposizione di materiali di archivio inediti.

Una struttura incredibilmente bella ma “altrettanto fragile”, sottolinea Sciola, “uno spazio che va tenuto aperto, gestito e mantenuto” e che in questi anni ha visto il restauro delle facciate dell’Istituto e del sottoportico del chiostro interno. “Mica si ricorda più nessuno in che condizioni stavano prima”, si legge nel delicato, affettuoso ed ironico saluto a Praga dedicato dal Direttore alla città che in questi anni lo ha ospitato.

Vysehrad in primavera, vista dal fiume

L’impegno del Direttore Sciola va ben oltre il suo mandato e in accordo con il suo successore – la dottoressa Alberta Lai, che prenderà servizio alla fine del mese di agosto – vede la collaborazione dell’Istituto per due eventi culturali di grande rilevanza, quali il concerto dell’Orchestra dell’Accademia di Santa Cecilia, diretta dal M° Antonio Pappano con la violinista solista Lisa Batiashvili (Georgia), in programma il prossimo 17 maggio nella Sala Smetana dell’Obecní dům, in occasione del festival Pražské jaro, e la partecipazione, l’8 luglio, di Stefano Bollani al Bohemia JazzFest.

Grazie di tutto, Direttore!

In copertina: Giovanni Sciola

(foto di Danilo De Rossi)