JESUS CHRIST SUPERSTAR - Intervista a Ted Neeley
Jesus Christ Superstar è una storia unica nel panorama del teatro musicale. Il celebre lavoro di Andrew Lloyd Webber e Tim Rice non subisce i segni del tempo; anzi, contagia un numero sempre maggiore di spettatori: oltre 300mila quelli che, solo tra il 2014 ed il 2016, in Italia ed in Europa hanno scelto di vedere la produzione firmata Peep Arrow. E se dopo tanti successi questo spettacolo continua ad emozionare sia il pubblico che la critica, il merito va al grande lavoro artistico e produttivo di Massimo Romeo Piparo e della sua squadra, che hanno saputo trasportare con maestria sulla scena la forza trascinante di una storia universale, ma anche e soprattutto all’indiscutibile eccellenza artistica del cast, primo fra tutti Ted Neeley, protagonista dello storico film di Norman Jewison del 1973, che ha dato un’impronta indelebile al ruolo di Gesù.
È proprio lui, il mitico ed intramontabile Ted Neeley, a parlarci di questa incredibile esperienza, e non solo…
La vita prima di Cristo: la tua carriera di cantante è iniziata negli anni '60, dopo esserti trasferito dal Texas a New York. Come sei passato dal debutto a diventare Jesus Christ?
Prima che iniziasse il mio viaggio a New York, mentre cantavo felicemente e suonavo la batteria nella nostra Rock'n'Roll Band del Texas, fui scelto per la mia prima esperienza teatrale professionale per interpretare Claude Hooper Bukowski nell'incredibile Rock Musical Hair ad Hollywood. Poi arrivò Superstar a Broadway, Tommy degli Who ad Hollywood, Superstar ad Hollywood e, infine, la produzione di Norman Jewison della prima Opera Rock da realizzare in un lungometraggio, Jesus Christ Superstar!
Dopo aver eseguito Gesù più di 5mila volte negli ultimi 46 anni, hai dichiarato in un'intervista che "ti piacerebbe poter fare questo spettacolo per altri 2mila anni". Dove trovi la motivazione, dopo tutto questo tempo?
Tutto, nel successo di Jesus Christ Superstar, esiste perché Andrew Lloyd Webber e Tim Rice hanno avuto coraggio ed un talento collaborativo unico per creare questo adattamento degli ultimi sette giorni nella vita dell'Uomo chiamato Gesù di Nazareth, visto attraverso gli occhi dei suoi amici e dei suoi avversari. E lo hanno composto come un'Opera Rock moderna. Sono ispirato da ogni emozione che vive e si può ritrovare all'interno della musica e dei testi potenti che cantiamo insieme ad ogni performance. È sempre edificante, sempre nuovo.
C'è una tua performance che consideri indimenticabile o la migliore di sempre?
Come ho affermato sopra, adattando la celebrazione di 2mila anni dell'Uomo chiamato Gesù di Nazareth in questa moderna Opera Rock, Andrew e Tim hanno creato una nuova, eterna fonte per le nuove generazioni, che possono così apprezzare in pieno tutta l’esperienza spirituale contenuta in questa celebrazione della musica. Poiché sento questo ogni notte, ogni nuovo spettacolo diventa per me indimenticabile e, di conseguenza, il migliore di sempre.
Hai recitato nel film Jesus Christ Superstar nel 1973 ed in tutti i principali musical JCS dal 1971. Ogni esperienza deve essere stata diversa. Quali aspetti dell'attuale produzione italiana ti hanno portato ad accettare il ruolo?
Il famoso produttore teatrale italiano, il regista Massimo Romeo Piparo, mi ha invitato a prendere parte alla sua celebrazione del 20° Anniversario di Jesus Christ Superstar presentata in Italia. “Che cosa? Fai questa Rock Opera a Roma? Ma stai scherzando?”. Ovviamente, ho subito accettato il suo invito! E fin dalle prime prove, ho adorato ogni aspetto di questa straordinaria produzione italiana.
In termini di carriera, hai qualche sogno irrealizzato?
Ci sono sempre più progetti in corso simultaneamente e ce ne sono molti ai quali sicuramente avrei cercato di collaborare. Tuttavia, quando ti è già stato regalato il dono artistico unico di partecipare a questo magnifico evento, scopri di non essere più nel processo di pensare a ciò che potrebbe essere là fuori all'orizzonte. Ti concentri esclusivamente su ciò che è giusto, qui e adesso. Ho iniziato a vivere il mio sogno fin dalla prima volta che ho avuto l’opportunità di condividere la passione profondamente commovente che vive in questa emozionante Rock Opera.
Che tipo di sfide, un attore che muove i primi passi della sua carriera adesso, deve affrontare? È più facile o più difficile emergere oggi rispetto al passato?
Perseguire una carriera nel settore dell'intrattenimento non è mai stato facile. Tuttavia, è la competizione estrema che diventa il più grande ostacolo da affrontare, indipendentemente dalla professione che possiamo scegliere. Quindi, dobbiamo accettare ed essere completamente pronti ad affrontare qualsiasi tipo di competizione, superare tutti gli ostacoli e credere incondizionatamente in noi stessi per perseguire rispettosamente il nostro scopo nella vita. Dobbiamo essere assolutamente preparati per raggiungere il nostro obiettivo. Come nelle Olimpiadi, è sempre la persona che affronta la preparazione nel modo più diligente a vincere la medaglia d'oro.
Chi è Ted Neeley nella vita reale? Cosa ti piace e come ti piace passare il tempo libero?
Amo la mia famiglia. Amo passare tutto il tempo insieme a loro ogni volta che ne ho la possibilità, fare con loro qualsiasi cosa. Amo i miei amici, gli animali, in particolare i cani, i film, il teatro, i concerti dal vivo, lo sport, e ridere con i comici. Adoro vedere l'alba e il tramonto, guardare la luna sorgere e sorridere, e amo osservare le nuvole in alto nel cielo, o vederle toccare direttamente le montagne mentre giocano con l’effetto dei raggi del sole su tutte le creazioni di Madre Natura. E bramo confronti faccia a faccia, conversazioni aperte ed amichevoli in qualsiasi momento, ovunque e dovunque.
Il 1° maggio tu e tua moglie, Leeyan Granger, avete festeggiato il vostro 38° anniversario di matrimonio (tanti auguri, a proposito!). Vi siete conosciuti, in effetti, proprio sul set di JCS. Qual è il segreto per mantenere una relazione duratura nella vita frenetica di un artista (o due, in questo caso)?
Grazie, Stefania! Leeyan ed io apprezziamo gli auguri. Non posso dire che ci sia un segreto per mantenere una relazione. Credo che, in un rapporto equilibrato tra due persone innamorate, ci sia una reciproca scoperta dell'amore e della vita. Sento che c'è un confronto continuo ed aperto, basato sull’onestà, amorevole e rispettoso, che ci permette di avvicinarci ancora di più ogni giorno che passa. Affrontiamo sempre sfide che possiamo superare; e soprattutto, superare insieme. Questo ci permette di vivere, amare, ridere e continuare ad essere felici insieme, mentre i nostri due spiriti diventano uno.
In copertina: Ted Neeley nel ruolo di Jesus, 2018
(Immagini di Margot de Heide)
Vai a L’Italoeuropeo per la versione in inglese