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VIETNAM - Alla scoperta delle meraviglie regionali

Durante i miei numerosi viaggi in Asia, non avevo mai considerato il Vietnam una priorità. Ero sempre alla ricerca di luoghi più “remoti” e devo ammettere che la mia prima visita a Ho Chi Minh City e Hanoi non mi aveva particolarmente impressionata.

Circa dieci anni fa, ho visitato Ho Chi Minh City con la mia famiglia, quando i miei figli erano ancora piccoli. Le esalazioni di migliaia di motorini, combinate con la quasi impossibilità di attraversare la strada, non avevano certo facilitato il mio apprezzamento per gli aspetti più interessanti della città.

Hanoi mi aveva lasciato un’impressione migliore ma, trascorrendovi solo un paio di giorni, non avevo avuto la possibilità di esplorarla a fondo.

Questa volta, quindi, sono tornata a Hanoi con maggiore curiosità. Ho intrapreso un tour di otto giorni in Vietnam insieme alle mie amiche Nunzia e Kathia. È stato un viaggio ambizioso, che ci ha portato da Hanoi fino al centro e poi al sud del Paese.

Hanoi - Ponte Húc

Il nostro hotel era situato strategicamente nel cuore del vecchio quartiere di Hanoi. Da lì, abbiamo raggiunto a piedi il lago Hoàn Kiếm percorrendo i vicoli stretti caratterizzati dalle tipiche “case a tubo”: alte, colorate e larghe non più di due metri. Questi edifici ospitano non solo appartamenti, ma anche caffè, ristoranti e negozi, ognuno con un carattere particolare, arricchito dalla presenza di piante di banano, palme, buganvillee, orchidee e altri rampicanti che decorano i muri.

Ad Hanoi abbiamo visitato la Guangdong Assembly Hall, fondata circa 400 anni fa dalla comunità cantonese, durante il periodo del suo insediamento e degli scambi commerciali nelle vicine strade. Oggi, questa bella dimora è conosciuta come “22 Hàng Buồm Culture and Art Center” e ospita diverse mostre.

Da lì, abbiamo raggiunto l'Antica Casa di Ma May. Entrando attraverso la soglia in legno di questa storica abitazione, abbiamo subito avuto l'impressione che il tempo si fosse fermato. Questo luogo, ben conservato e tranquillo, è un’oasi di pace lontana dal trambusto di Hanoi. La casa, disposta su due piani, con un cortile interno che lascia filtrare la luce, è suddivisa in vari spazi abitativi e rappresenta un esempio dell'architettura di Hanoi della fine del XIX secolo.

Il Tempio della Letteratura si trova, invece, in una vasta area di giardini rigogliosi, distribuiti intorno a cinque cortili, con templi dedicati a Confucio, a saggi e a studiosi locali. È stato particolarmente ispirante vedere studenti di diverse età mettersi in posa per le foto: è infatti considerato di buon auspicio visitare questo tempio, accendere incenso e pregare per ottenere ottimi risultati negli esami scolastici e universitari.

Alla Cittadella Imperiale di Thǎng Long – la nostra tappa successiva – siamo rimaste colpite dall’ingresso principale, un eccellente esempio di architettura vietnamita con una torre a due piani, tetti curvi e intricati intarsi. Questo sito Unesco è di grande importanza storica, essendo stato il nucleo della cittadella di Đại La durante il periodo di dominazione cinese (dal VII al IX secolo), e successivamente il quartier generale del governo e dell'esercito nordvietnamita durante la guerra contro gli americani tra il 1954 e il 1975.

Dopo un’intensa giornata, ci siamo concesse una birra sulla Hanoi Train Street, un luogo dove i bar allestiscono tavolini e sedie a un passo dai binari, per poi rimuoverli rapidamente all'avvicinarsi del treno. È stata un'esperienza emozionante, da non perdere.

Train street

Il giorno successivo, ci siamo godute una crociera di due giorni e una notte lungo la tranquilla baia di Lan Ha, situata fuori dalla più turistica Hạ Long Bay, ma altrettanto ricca di fascino mistico. Nonostante il tempo nuvoloso, il paesaggio di montagne carsiche che emergono dalle acque ci ha permesso di rilassarci e di prepararci alla destinazione successiva.

A differenza della frenetica Hanoi, Huế e i suoi dintorni trasmettono un senso di quiete. L'antico Tempio Thiên Mụ, sulle rive del Fiume dei Profumi, risale al XVII secolo ed è un importante luogo di culto per i buddisti. È stata la prima pagoda buddista che abbiamo visitato in questo Paese dove buddismo, taoismo e confucianesimo si fondono spesso in un'unica “religione dei tre insegnamenti”.

Non potevamo perderci la visita alle tombe e ai monumenti di Minh Mạng e Tự Đức, entrambi appartenenti alla dinastia Nguyễn. Questi luoghi sono vasti e circondati da laghi e paesaggi spettacolari che esaltano la bellezza dell’architettura decorativa.

Nonostante le lunghe camminate, abbiamo raggiunto con entusiasmo la nostra destinazione successiva, la Cittadella di Huế. Questa è una vera e propria città nella città, che include persino la ricostruzione di un edificio nello stile di un palazzo francese del XIX secolo.

Il momento clou del nostro viaggio è stata Hội An. Questa antica città, Patrimonio dell'Unesco, si trova vicino alla foce del fiume Thu Bồn. Un attivo porto commerciale tra il XV e il XIX secolo, è tuttora eccezionalmente preservata. Le sue strutture a graticcio riflettono la fusione di culture indigene e straniere (principalmente cinese e giapponese, con successive influenze europee).

Gli edifici commerciali e residenziali, il mercato all’aperto e i templi contribuiscono al fascino unico di questa città. Abbiamo passeggiato per le strade visitando negozi caratteristici e ammirando la bellezza delle tipiche case. Anche qui, alberi, piante e fiori rigogliosi arricchiscono ogni angolo.

Di notte, Hội An assume un'atmosfera ancor più magica, con le barche illuminate da lanterne colorate che si muovono lentamente lungo il fiume.

Anche la campagna circostante offre tesori da scoprire: siamo state ospiti del ristorante rēu, dove abbiamo gustato un raffinato pasto vietnamita; abbiamo pedalato nel verde, navigato sul fiume a bordo di una “Thung chai”, o “barca a cesto”, e infine partecipato a una lezione di cucina seguita da un massaggio ai piedi con erbe aromatiche.

Per me, però, nessun viaggio in Indocina è completo senza aver esplorato il fiume Mekong. Così, dopo un volo da Da Nang a Ho Chi Minh City, abbiamo raggiunto Mỹ Tho, nel delta del Mekong. Non avevamo grandi aspettative e temevamo che il luogo fosse sovraffollato di turisti, essendo a sole due ore da Ho Chi Minh City. Fortunatamente, i nostri timori si sono rivelati infondati.

Abbiamo fatto un giro in barca intorno a quattro isolotti – Drago, Unicorno, Fenice e Tartaruga – visitandone due e passeggiando tra alberi da frutto tropicali. In barca a remi, abbiamo poi attraversato il piccolo canale di Vam Chua, circondate da una vegetazione lussureggiante. Nel silenzio più assoluto, accompagnate solo dal canto degli uccelli, ci siamo godute il verde paesaggio delle mangrovie, delle palme e delle noci di cocco d’acqua, i cui frutti, penzolanti dai rami più bassi, sembravano sculture di legno.  

Abbiamo concluso la nostra esperienza con un pranzo sulle rive del fiume, gustando l’ultimo pasto vietnamita del viaggio.

Questo ricco itinerario ci ha permesso di attraversare il Vietnam da nord a sud, dal clima fresco e nuvoloso di Ha Noi al caldo e soleggiato del centro e del sud, scoprendo le differenze culturali tra le varie regioni, ben visibili nel carattere delle persone, nel cibo, nella lingua e nelle tradizioni. Questo Paese, diviso per lungo tempo, ha attraversato periodi di dominazioni e conflitti, culminati in una sanguinosa guerra civile che ha accentuato il divario tra il Nord e il Sud.

Nonostante le differenze culturali e regionali, il Vietnam è oggi un Paese in rapida crescita, ricco di meraviglie naturali e culturali, dalla zona montuosa settentrionale – che sicuramente esplorerò nel mio prossimo viaggio – al fertile delta del fiume Mekong.

In copertina:
il lago Hoàn Kiếm
© Thể Phạm Khắc

Crediti fotografici:
Ponte Húc © Khoado11
Train street © Penny Ash
Galleria Hue sinistra (Tien Mu pagoda) © terimakasih0
Galleria Hue centro (arco) / destra (graticcio) © baonguyenne
Hoi An destra e sinistra © Penny Ash
Slideshow My Tho/Mekong © Tho Ge