Dove la grave situazione causata dalla pandemia è stata ed è, ad oggi, una bolgia infernale da cui fuggire, la Divina Commedia ricorda sempre ai suoi lettori come, anche alla fine del viaggio più tribolante, c’è sempre un cielo azzurro a cui poter rivolgere lo sguardo e tirare un sospiro di sollievo. Sotto questo significato, i 700 anni di Dante non possono che essere di buon auspicio affinché si possa tornare a “rivedere le stelle”.
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
(Franz Kafka)