BOBSY GAIA – Dall'isola di Lamma, un'ispirazione al cambiamento e alla sostenibilità

Si può parlare davvero di un luogo solo se si conoscono le persone che ci hanno vissuto, se ne sono innamorate e si sono operate per renderlo migliore. Qualche anno fa mi sono ritrovata a Gaia House - una bella casa in stile balinese dai colori sgargianti in cima a una scogliera che domina una piccola spiaggia, sull’Isola di Lamma. Il proprietario è Bobsy Gaia, un uomo davvero ispirato che recentemente ho avuto il piacere di incontrare di nuovo, a SoHo. Durante una lunga conversazione, abbiamo parlato dell’isola e di come vivere una vita sostenibile, nel pieno rispetto del nostro amato pianeta.

GIOVANNI SOLDINI - L'uomo dei record

Nel mondo della vela, il nome di Giovanni Soldini è sinonimo di eccellenza. Originario di Milano, approda alla vela giovanissimo collezionando, in 25 anni, una lista impressionante di record. A pochi giorni dalla sua ultima impresa, lo abbiamo raggiunto per celebrare insieme questo ennesimo successo.

LUCA VULLO - Il potere nei gesti

Per presentarsi, Luca Vullo parte solitamente da un aneddoto che gli racconta sempre sua madre: da bambino non voleva mai dormire, perché per lui era tempo sprecato. Da adulto, lo scenario è rimasto invariato e i suoi mille interessi, tutti gravitanti attorno al mondo dell’arte, della cultura, della formazione e del sociale, si uniscono a una energia e creatività inarrestabili per dare continuamente vita a nuovi, affascinanti progetti. Oggi, all’alba di una nuova avventura, lo abbiamo voluto incontrare nuovamente per scoprire di più al riguardo.

HELLA SORAYA ZANETTI COLLEONI - Ambasciatrice della cultura mediterranea

Legale, imprenditrice di successo, grande sportiva e presidente Confimi Industria Piemonte, Hella Soraya Zanetti Colleoni è una di quelle personalità eclettiche a cui è difficile assegnare un solo ruolo e profilo. Nata in Tunisia, nel 1978, da genitori appartenenti alle due sponde del Mediterraneo, ha trasformato questa peculiarità in un'occasione di arricchimento personale, che le permette di non vedere mai le cose da una sola prospettiva. L’abbiamo incontrata per conoscerla meglio.

VERGA, D’ANNUNZIO E PASCOLI – Come comunicherebbero oggi?

Tutti noi, almeno per un periodo della nostra vita, abbiamo studiato letteratura e con essa abbiamo imparato le diverse tecniche narrative degli autori di rilievo che hanno segnato le varie epoche letterarie. L’inizio del XXI secolo si è caratterizzato per la rivoluzione tecnologica e l’avvento delle reti sociali, che hanno comportato anche un cambiamento nelle comunicazioni. È per questo che, a partire da un’idea che abbiamo sviluppato a scuola, ho voluto immaginare come tre grandi autori quali Giovanni Verga, Gabriele D’Annunzio e Giovanni Pascoli avrebbero trasmesso le proprie visioni del mondo nella società attuale.

LA VITA DAVANTI (E DIETRO) DI NOI - The Life Ahead di Edoardo Ponti

Qualche settimana fa, i giornali italiani riportavano con orgoglio la vittoria al Golden Globes della canzone Io sì, cantata da Laura Pausini, vincitrice nella categoria Best Original Song. Una vittoria meritata, cui auguriamo ogni bene alla prossima tornata, la più difficile, della notte degli Oscar. A maggio verrà poi il turno dell’Italia, con i David di Donatello, e lì è possibile che anche altri elementi portanti del film - Una vita davanti a sé, per chi lo vede in italiano - possano ricevere qualche riconoscimento.

LA PENNA DEL PROF - Libri sul banco della vita

C’era una volta un maestro che non scrisse nulla, ma alla cui voce diede vita uno dei suoi più affezionati allievi. Lui era Socrate e l’allievo Platone, che del primo riportò fatti e parole che ancora oggi sono alla base del pensiero occidentale dell’insegnamento: quello che non punta all’apprendimento della nozione, ma che della nozione ne fa solo uno schiocco di dita per dare il via a una discesa nelle grotte del proprio IO.

NINO MANFREDI – Il volto dell'italianità

Nato il 22 marzo 1921 a Castro dei Volsci e cresciuto nel quartiere di San Giovanni a Roma, Saturnino “Nino” Manfredi è entrato nel cuore degli italiani in molte versioni: da interprete di “Tanto pe’ canta…” a volto pubblicitario di una famosa marca di caffè: “Più lo mandi giù e più ti tira su”. Oggi celebriamo i cento anni dalla sua nascita.

RAFFAELE APRILE – Dalla Libia all’Italia, nel segno dell’arte

“Lo spettacolo di luce che si presenta nelle opere di Raffaele Aprile è tra i più fantastici ed esplosivi che un pittore possa creare”. Così il critico d’arte Giulia De’Focatiis descrive il lavoro di questo artista dal tratto distintivo. La vita di Raffaele Aprile inizia nel 1959 a Tripoli, in Libia. Il suo mondo è quello dei coloni italiani che qualche decennio prima erano partiti alla conquista della Quarta Sponda e che ora convivono pacificamente con berberi e arabi, in una miscela di luci e colori che anni dopo riemergerà, inevitabilmente, nella sua arte.

PAOLO IABICHINO - La pubblicità si fa etica, impegnata e sostenibile

Ho incontrato Paolo Iabichino in una di queste prime giornate primaverili, inserendomi nella sua agenda con una missione: capire e provare a spiegare cosa significa pubblicità etica a quelli, molti, che di etico nella pubblicità ci vedono poco. Iabichino è certamente la persona giusta a cui chiederlo, perché è uno dei pubblicitari più importanti in Italia, ex Direttore Creativo di Ogilvy, Comunicatore dell'anno 2018, Direttore della collana “Tracce” di Hoepli e Maestro della Scuola Holden.

CAPE D’AGUILAR – Ogni faro ha una storia da raccontare

La zona più a sud di Hong Kong è un affascinante susseguirsi di baie, spiagge e natura incontaminata. Recandosi verso Big Wave Bay, meta dei surfisti, c’è una rotonda, dove un cartello stradale che punta a est indica Cape d’Aguilar. Finalmente un paio di settimane fa, in una domenica calda e soleggiata del mite inverno subtropicale, mi sono decisa a esplorarlo.

THE QUEEN'S GAMBIT - La regina è giunta in porto

L’ottobre scorso, The Queen’s Gambit è magicamente approdato nelle nostre case, maestoso come uno di quei piroscafi di lusso che attraversavano l’Atlantico negli anni Trenta. Da qui la tentazione non soltanto di descriverne la bellezza, ma pure di studiarne la meccanica, di entrare sul ponte di comando, visitarne le cabine, i ristoranti, la sala da ballo e, importante, la sala motori.