ENNIO SALOMONE - Tra favola e realtà

ENNIO SALOMONE - Tra favola e realtà

Cantautore e musicista siciliano, Ennio Salomone ha ottenuto, nel corso della sua carriera, numerosi riconoscimenti a livello nazionale. Fantasia, creatività e una gran dose di simpatia sono gli elementi che lo contraddistinguono e che, puntualmente, ritroviamo nei suoi brani. Nella sua musica si sovrappongono favola e realtà, poesia e surrealismo. Non a caso, una delle sue citazioni preferite è la frase di Italo Calvino che afferma: “la fantasia è un posto dove ci piove dentro”.

La sua esperienza artistica spazia dall’hard rock al punk, dal blues al folk. Ha anche frequentato per diversi anni il conservatorio, apprendendo a suonare la chitarra, il violino e il pianoforte. 

La sua amata Sicilia, dai colori brillanti e i paesaggi inconfondibili, è una presenza costante in tutte le sue produzioni: la ritroviamo nei videoclip, nei testi e nella musica. Un legame indissolubile, che continua ad accompagnarlo anche ora che per lavoro vive a Milano e durante la sua esperienza precedente, a Roma.

Tra le collaborazioni professionali, da citare quelle con Oliviero Malaspina (ultimo collaboratore di Fabrizio De André) e con Francesco Tricarico, per cui ha aperto diversi concerti. Con La canzone dell’amore primario ha ottenuto, nel 2009, il premio della critica GRIF al Concorso Musicale Città di Pescara. Nel 2017 è uscito il suo primo album Se passeggio faccio prima, prodotto da Stefano Borzi (Gazzè, Tiromancino, Scanu) per Stemma Records, di cui fanno parte i singoli La favola di Coccodè, 35 minuti di bacio e Ludovica. Nel 2020 ha pubblicato Fastidio, singolo prodotto da Dario Giuffrida per Roughmachine, edito da Maqueta Records.

Ennio è un grande amante della musica classica, medievale e pop. Adora leggere ed è appassionato di materie umanistiche: una passione che gli ha permesso di conseguire una laurea in lettere e di insegnare italiano e musica nelle scuole medie. Si definisce “prevalentemente pigro e amante del cibo”.

Ennio, parlaci un po’ di te. Com’è nata la tua passione per la musica? Quali sono stati i tuoi primi passi in questo mondo?

Il mio amore per la musica inizia intorno ai 14 anni, l’età in cui un po’ tutti cominciano piano piano ad avvicinarsi all’ascolto con maggiore passione, coscienza e attenzione. Ho iniziato ad ascoltare i primi dischi “per sbaglio”, senza sapere che fossero degli immensi capolavori: Tracy Chapman, Fabrizio De André, Lucio Dalla, Bob Dylan. Ne ascoltavo le parole, emozionandomi nel comprenderne la poetica. Intorno ai quindici anni ho preso in mano la prima chitarra, ho imparato gli accordi e, negli anni successivi, ho iniziato a scrivere le prime canzoni; erano delle copie imbarazzanti di canzoni di Guccini e Gaber ma è stato un tassello fondamentale per capire come si scrivesse una canzone: per lo meno, una canzone d’autore. Dai vent’anni in poi ho cominciato a esibirmi nei locali, nei pub, nelle piazze, nelle strade, nei teatri e nei club con le band più disparate, fino ad arrivare a interpretare i miei pezzi di fronte a centinaia di persone, con un’orchestra sinfonica di 24 elementi. Nel 2016 mi sono trasferito a Roma, città che mi ha accolto a braccia aperte e in cui sono riuscito a realizzare alcuni progetti importanti: qui, ho iniziato a esibirmi assiduamente.

Video: 35 minuti di bacio

Sia come cantautore che come musicista vanti collaborazioni di prestigio. Ce ne puoi parlare?

Le mie collaborazioni, nel corso degli anni, sono sempre state oculate e scrupolose, per il semplice fatto che ho sempre avuto un grande rispetto, velato talvolta da sereno timore, nei confronti del mondo artistico. Sicuramente, la collaborazione più soddisfacente è stata quella con Oliviero Malaspina, cantautore e poeta di immenso talento, nonché collaboratore e grande amico di Fabrizio De André. Oliviero, senza titubanze né esitazioni, mi ha dato la possibilità di cantare insieme a lui il brano Vengo a portarti il mio nuovo amore, canzone che fa parte del suo ultimo disco, Malaspina. Gliene sono molto grato. Poi, col tempo, è nata anche una bella e sincera amicizia. Un’altra collaborazione importante è stata quella con Andrea Papetti, cantautore marchigiano e animo di grande sensibilità.

Nel 2017 è uscito il tuo primo album Se passeggio faccio prima. Com’è stato accolto?

Se passeggio faccio prima racchiude dentro di sé un capitolo importante della mia vita. Come ho già accennato, nel 2016 mi sono trasferito a Roma con una chitarra e una valigia, nella speranza di trovare una mia dimensione musicale. L’ho fatto muovendomi tra grandi incertezze e tanta, tantissima incoscienza. Ma ho fatto bene. A Roma ho cominciato a suonare dappertutto. Ho conosciuto cantautori che avevo ascoltato e ammirato dalla mia stanzetta, giù in Sicilia; con loro mi sono confrontato e, molte volte, divertito. Un anno dopo ho conosciuto Stefano Borzi, produttore di vecchia guarda e persona molto attenta nello scoprire giovani artisti. Con lui è nata una bella collaborazione, culminata nella pubblicazione del disco. Così sono iniziate le esibizioni: a Roma, a Milano e, naturalmente, in Sicilia.

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Nel 2020, invece, hai pubblicato il singolo Fastidio. Come si è evoluto il tuo percorso musicale, in questi anni di carriera, e a cosa aspiri per il futuro?

Se passeggio faccio prima è nato in un periodo importante ma circoscritto della mia vita. Da allora molto è cambiato, come suppongo capiti a qualsiasi artista. Nuove esperienze, batoste, momenti di felicità, sconforto, leggerezza. Ognuno di questi ha aperto, negli anni, nuovi orizzonti. Mi sono preso una lunga pausa nella quale ho ascoltato molto, suonato poco, scritto tantissimo: ho scritto tante di quelle cose da poter incidere tre dischi! E ad agosto 2020, esattamente tre anni dopo l’uscita del mio primo album, ho deciso di pubblicare una nuova canzone che sancisce un po’ l’inizio travagliato, ma ponderato, del mio nuovo percorso. Grazie a Dario Giuffrida, Gerlando Accurso e Claudio La Gumina, grandi musicisti e compagni di viaggio, Fastidio ha preso vita e ha dato il via libera a una nuova direzione artistica.

A cosa stai lavorando adesso? Qualche progetto in cantiere?

Da due anni ho lasciato Roma per trasferirmi a Milano e qui sto lavorando ad alcuni progetti musicali e artistici a cui tengo molto. Oltre alla produzione di alcuni singoli, l’intento finale è quello di pubblicare il secondo album: un disco totalmente diverso dal primo, sia per ciò che riguarda i testi che per gli arrangiamenti. Naturalmente, non sarà una cosa imminente: c’è tanto lavoro da fare e ci vorranno mesi per progettare e registrare il disco, ma non vedo l’ora di gettarmi a capofitto in questa nuova avventura!

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In copertina: Ennio Salomone © Accursio Graffeo)
materiale audiovisivo per gentile concessione dell’intervistato

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