OLEG SISI - Presidente del Com.It.Es. di Parigi

OLEG SISI - Presidente del Com.It.Es. di Parigi

Nato ad Arezzo e cresciuto a Firenze, Oleg Sisi vive a Parigi dal 2018. In Italia ha maturato una solida esperienza come manager nell’alta formazione e nelle politiche culturali, per poi specializzarsi nel settore del lusso, lavorando come consulente in pubbliche relazioni e strategie di comunicazione istituzionale e di marca.

Ha alternato l'attività di costruzione di partenariati e reti per enti locali, finalizzata alla valorizzazione del patrimonio culturale, con collaborazioni come project manager per università americane in Italia, istituti culturali e organizzazioni internazionali. In questo contesto, ha contribuito alla realizzazione di programmi di alta formazione, scambi accademici e progetti di ricerca nei settori dell’arte e della moda. Parallelamente, si è dedicato a iniziative caritative in Medio Oriente e continua il suo impegno nel volontariato a Parigi.

Dal dicembre 2021 è Presidente del Com.It.Es. di Parigi, incarico che ricoprirà fino al 2026, e dall’ottobre 2024 è Coordinatore Nazionale dell’Intercomites Francia.

Oleg, il COMITES di Parigi è stato rinnovato, come tutti i Comitati degli Italiani all’Estero presenti nel mondo, nel dicembre 2021.  Quali erano gli obiettivi principali che vi eravate proposti all’inizio del vostro mandato?

Come lista unica, espressione per lo più della nuova mobilità, il nostro primo obiettivo è stato quello di porsi in ascolto e in relazione con le molte anime - e generazioni - della comunità italiana residente nella circoscrizione consolare di Parigi.

In questo quadro, tra i primi progetti integrativi promossi dalla nostra mandatura, abbiamo realizzato un portale informativo per facilitare il contatto tra cittadini e Comitato, per offrire servizi d’informazione e orientamento e promuovere la diffusione delle attività del Comites, delle istituzioni italiani presenti sul territorio e della ricca e variegata rete associativa.

Quali sono le caratteristiche della comunità italiana di Parigi? 

La nostra comunità è composta da circa 194 mila connazionali iscritti al registro AIRE, presenti in quasi tutti i 47 dipartimenti che compongono la circoscrizione consolare di Parigi (Centro-Nord della Francia e Dom-Tom).

Dopo la chiusura del Comites di Lille, dove non si è riusciti a presentare delle liste elettorali in occasione delle ultime elezioni, dal 2022 la competenza territoriale del Comites di Parigi coincide con l’estensione della circoscrizione, nella quale troviamo altri importanti centri di riferimento per le nostre collettività locali, come Digione, Rennes, Nantes, Brest e Orléans.

Ne sono una testimonianza le oltre 130 associazioni italiane di varia natura (regionali, universitarie, professionali, assistenziali, culturali, sportive, politiche, ricreative) che animano la vita della collettività italiana e francese del nostro territorio.

Ci potrebbe raccontare quali sono i progetti principali su cui il COMITES di Parigi sta attualmente lavorando? 

Una delle attività quotidiane del Comitato è sicuramente l’assistenza ai connazionali.

Grazie al progetto del portale informativo, ogni giorno rispondiamo via mail a richieste di informazione ed orientamento sui molti aspetti che riguardano la vita quotidiana degli italiani all’estero (dai documenti al lavoro, dalle pratiche con l’amministrazione pubblica alla famiglia e alla scuola). Offriamo anche assistenza telefonica e appuntamenti individuali in occasione delle permanenze mensili presso la sede del Comitato. Nel 2024, sono state trattate oltre 550 richieste.

Tra le attività che scandiscono invece la vita del Comitato, mi preme ricordare:

  • il Podcast “Comites Cafè”, realizzato in collaborazione con “Radio Top Italia”, un vero e proprio punto di riferimento tra i media francesi in lingua italiana, pensato per informare e coinvolgere un pubblico;

  • Storie di Emigrazione”, concepito per mantenere  viva la memoria dell’emigrazione in Francia e per promuovere la conoscenza sull’evoluzione della mobilità italiana all’estero, come avvenuto con la presentazione a Parigi (trasmessa in diretta streaming) del Rapporto Italiani nel Mondo 2024 della Fondazione Migrantes;

  • Benvenuti in Francia”, l’appuntamento annuale della rentrée - realizzato in collaborazione con Récif - per accogliere i nuovi arrivati e presentare l’insieme delle istituzioni e delle associazioni italiane; 

  • e infine la “Giornata delle Eccellenze Universitarie Italiane”, organizzato dal Consolato Generale d’Italia, congiuntamente all’Ambasciata d’Italia, il CAP Paris ed il Comites, per presentare l’offerta formativa italiana ai giovani studenti italofoni dell’ultimo anno di liceo.

Per quanto concerne i progetti speciali, in questi mesi siamo operosamente al lavoro per l’organizzazione de “L’ Artista Altrove”, un ciclo d’incontri dedicati agli artisti ed operatori culturali italiani a Parigi, per favorire la creazione di una rete tra i connazionali che lavorano nel sistema artistico e culturale francese.

E tra i progetti già realizzati?

Se guardiamo ai nostri primi tre anni di mandato, sono stati realizzati altri progetti speciali di grande rilievo per la collettività italiana e non solo, come:

  •  il progetto “Nuova Mobilità - CAP Paris”, che ha contribuito alla nascita e messa a sistema del Coordinamento delle Associazioni di Professionisti Italiani a Parigi (un modello al momento ancora unico nel suo genere, all’interno dell’ecosistema mondiale del Comites);

  • il progetto editoriale “Il canto del gallo”, una bande dessinée pensata per le scuole del sistema dell’éducation nationale, per far conoscere ai più giovani gli italiani illustri sepolti nel cimitero parigino del Père-Lachaise e, attraverso le loro storie, il legame di amicizia tra i nostri due Paesi;

  • ed ultimo, ma solo in termini di realizzazione, lo “Sportello virtuale di orientamento e supporto medico in lingua italiana” in occasione delle Olimpiadi di Parigi 2024, di cui hanno beneficiato oltre 260 connazionali nel corso dei 2 mesi di servizio.

Quali sono i vostri rapporti con il Consolato?

Il rapporto con il Consolato Generale d’Italia a Parigi è ottimo: fin dal nostro insediamento, abbiamo potuto contare su un interlocutore attento, sensibile e disponibile alle esigenze della collettività, che siamo onorati di servire e rappresentare. 

A questo, si affianca una costante collaborazione, che si esprime su differenti azioni e progetti: una relazione virtuosa, di cui siamo riconoscenti e fieri.

Qual è invece il rapporto con le associazioni italiane?

Le associazioni sono il cuore pulsante delle collettività italiane. Con molte di loro abbiamo un rapporto di collaborazione costante e vivace. Ed il Comites è spesso a fianco delle associazioni con il proprio sostegno istituzionale ad iniziative di diversa natura, dalla valorizzazione della lingua e cultura italiana, all’integrazione dei connazionali nel tessuto sociale, economico e culturale francese. 

Può farci qualche esempio nel campo della cultura?

Penso innanzitutto al Festival Dolcevita sur Seine, nato per celebrare il gemellaggio esclusivo tra Roma e Parigi: si tratta di un festival promosso ed organizzato dall’Associazione Le Palatine, che è divenuto in tre anni l’ “Appuntamento” dell’estate parigina, al quale fa eco - in contemporanea - il Festival Nouvelle Vague sul Tevere. Ed ancora: Filmissimo, un festival cinematografico “diffuso” in più località della Bretagna, promosso dall’Associazione Aria Nova; Italie Nouvelle, un festival culturale promosso dall’omonima associazione di studenti del master binazionale in Industrie Culturali Franco-italiane dell’Università Sorbonne Nouvelle; ed il festival PopPolar, promosso dall’Associazione Italia in Rete, dedicato ai “gialli” della scuola bolognese. Ma potrei continuare.

E nel sociale, pensando specialmente ai giovani?

In questo quadro, mi preme ricordare due iniziative nelle quali siamo particolarmente coinvolti, anche in termini di progettazione e investimento.

Si tratta del Festival Canzoni & Parole, promosso dall’Associazione Musica Italiana, che - a fianco del calendario concertistico - promuove incontri di formazione con cantautori italiani, rivolti agli studenti delle scuole superiori dove sono attivi corsi di lingua e cultura italiana. 

Ed il concorso Prix Palatine che, attraverso il cinema, nel 2024 ha permesso a oltre 2.000 studenti delle scuole internazionali ed ESABAC di lavorare sulla pratica della critica cinematografica in lingua italiana. 

A fianco di questi due appuntamenti, il Comitato realizza ogni anno delle attività dedicate alle famiglie per l’orientamento scolastico dei figli, ed iniziative rivolte ai più piccoli, per la promozione del bilinguismo franco-italiano. 

In chiusura, uno sguardo al futuro. In occasione dell’ultima riunione di coordinamento consolare presso l’Ambasciata d’Italia a Parigi, il 25 ottobre 2024, si è tenuta anche una riunione del Comitato dei Presidenti dei Comites di Francia, che l’hanno eletta nuovo coordinatore nazionale. Quali sono le sfide o i progetti che avete delineato per l’Intercomites Francia?

Innanzitutto, l’avvio di incontri regolari per il Comitato dei Presidenti, che si riunirà - per la prima volta dalla nostra elezione - nei giorni 29 e 30 marzo prossimi a Lione. Nella nostra agenda di lavoro, abbiamo definito due livelli d’intervento.

Come Intercomites Francia, ci siamo dati l’obiettivo di redigere per la fine del 2025 uno “stato della comunità”. Mentre per quanto riguarda l’Italia, vorremmo cogliere l’occasione dell’invito a collaborare che il C.G.I.E. ha rivolto a tutti i Comites nel mondo, per contribuire alla riflessione collettiva sui temi che ci sono stati indicati, quali: messa in sicurezza del voto all’estero, legge sulla cittadinanza, nuova mobilità e incentivi di rientro.

Obiettivi ambiziosi, ma sicuramente stimolanti.

In copertina: Oleg Sisi
immagine per gentile concessione del Com.It.Es. di Parigi

WHITNEY HOUSTON – 40 anni della sua impronta nel mondo

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