TAIPEI – L’ammaliante metropoli asiatica tra arte, cultura e modernità
Le città dalle mille sfaccettature mi hanno sempre affascinata, e Taipei è una di queste.
Avvolta da un velo di mistero, questa vivacissima metropoli orientale è il cuore politico e finanziario di Taiwan, e una delle città più densamente abitate della terra. Circondata da montagne all'estremità settentrionale dell'isola, la capitale è un insieme di motorini, biciclette, mercati, grattacieli e templi, e conta quasi tre milioni di abitanti.
Famosa per il suo edificio Taipei 101, uno dei più alti al mondo, Taipei vanta la più grande collezione d'arte cinese, e ciò la rende una destinazione decisamente interessante. La città presenta affascinanti contrasti: un mix di moderno e tradizionale, con quel pizzico di energia tipica dei grandi centri d’Oriente, arricchito da sorrisi amichevoli.
Camminare tra gli imponenti grattacieli e ritrovarsi ad ammirare i numerosi e bellissimi templi dalle rifiniture dorate tra un semaforo e l’altro è, ormai, quotidianità per gli abitanti del luogo, ma stupore infinito per chi, come me, visita questa città per la prima volta.
Una delle meravigliose opere della cultura locale è il tempio di Mengjia Longshan: la sua architettura colorata ed elegante accoglie numerosissimi turisti durante l’anno, essendo una delle attrazioni culturali più rinomate e storiche di Taipei. Costruito originariamente nel 1738 dagli immigrati del Fujian (regione della Cina orientale), il tempio è stato più volte danneggiato da incendi e terremoti nel corso degli anni, ma è sempre stato fedelmente restaurato.
Particolare in tutta la sua maestosità è, invece, il Chiang Kai-Shek Memorial Hall. Il bianco che abbraccia il blu, l’emblema della purezza che incontra equilibrio e tranquillità per formare il monumento più storico di Taiwan, eretto in onore del Generalissimo Chiang Kai-Shek: figura alquanto divisiva, ma di grande potere, nonché fondatore della Repubblica di Cina (nome ufficiale per indicare il territorio di Taiwan).
Questo edificio é contornato da distese di giardini in fiore, prati verdi dove potersi sedere all’ombra di un salice piangente ad ascoltare il canto degli uccelli, e laghetti con tipici ponticelli in stile giapponese. Ci si sente quasi protagonisti di un quadro di Monet.
A circa venti minuti di metro dallo storico monumento, si trova il distretto di Xiangshan, la cosiddetta Elephant Mountain: uno dei punti più alti da dove poter apprezzare Taipei in tutto il suo splendore, soprattutto quando arricchita dalla magia del tramonto. La vista è imperdibile e gli scatti obbligatori per chi è amante della fotografia.
Ma non si può dire di aver veramente visitato Taipei senza prima aver provato il suo deliziosissimo “street food” che va molto di moda durante le ore serali. Quella del “night market” è una vera e propria cultura da osservare, gustare e vivere! Tutti i giorni, alle 16:00, le strade dei quartieri si riempiono di banchi di ogni forma e misura, mentre il profumo di spiedini di carne, pesce grigliato e tanto altro, inebria centinaia e centinaia di passanti che, inevitabilmente, cedono alla tentazione.
Per gli amanti dell’arte orientale, Taipei offre anche la possibilità di imparare l’arte della calligrafia cinese, attraverso workshop tenuti da artisti che praticano questa disciplina. La calligrafia è la forma più apprezzata di tutte le arti cinesi e si presenta in diversi modi: i caratteri possono essere scritti in modo accurato e ordinato, oppure più personalizzato e artistico.
Un'opera di calligrafia evoca una risposta diversa da parte di ogni spettatore. Inoltre, si dice che la calligrafia calmi la mente generando tranquillità interiore, elevi lo spirito promuovendo la capacità di osservazione, e aumenti la perseveranza e la forza di volontà.
Imparare a scrivere i caratteri cinesi è stata per me una delle esperienze più coinvolgenti, poiché mi ha non solo resa consapevole di ciò che questo tipo di arte rappresenti per il popolo orientale, ma mi ha anche avvicinata alla loro mentalità, permettendomi di conoscere aspetti di questa popolazione altrimenti difficili da scoprire.
In copertina: Liberty Square
immagine ©Timo Volz