CARMEN PIERRI - "La musica mi fa sentire libera"
Diciassettenne originaria della Campania, Carmen Pierri è stata la vincitrice della sesta edizione italiana di The Voice of Italy. Scopriamo insieme a lei i sogni e i progetti di questa bravissima artista che, nonostante la giovane età, dimostra di avere già le idee molto chiare.
Carmen, parlaci un po’ di te.
Sono una ragazza semplice, che vive attraverso i brividi della musica: è l’unica cosa che mi fa sentire libera, mi emoziona e mi diverte allo stesso tempo. Nessuno della mia famiglia è mai stato un musicista, quindi in tutta sincerità non so da dove sia emersa questa mia indole naturale. Anzi, forse è nata ancor prima di me, dato che mia madre quando era incinta mi faceva ascoltare Beethoven e Mozart dalla sua pancia. Già a cinque anni prendevo lezioni di pianoforte e successivamente ho cominciato a studiare canto. Vengo da Montoro, una cittadina in provincia di Avellino, e oltre alla musica ho mille altre passioni: mi piace leggere, scrivere, ma sento un amore particolare per la scienza: infatti frequento il liceo scientifico. Un giorno mi piacerebbe poter diventare un medico.
La tua è una voce davvero particolare. Quando hai capito di avere talento musicale?
Ritornando alla musica, beh, non l’ho mai capito. Non ho mai detto “da oggi comincio a fare musica”, ma l’ho sempre sentito e anno dopo anno ho capito di avere qualcosa di diverso dagli altri miei compagni: non che fosse straordinario, ma per me è speciale. Non c’è mai stata una scelta, né da parte mia, né da parte dei miei genitori, ma tutto si è evoluto in modo spontaneo. Forse trovando in me un ‘habitat’ naturale.
Dove hai studiato e qual è il genere che prediligi?
Prendo lezioni di canto da parecchi anni e studio pianoforte; inoltre, ho frequentato varie accademie in cui mi sono perfezionata, con l’aiuto di produttori discografici e vocal coach. Mi sento molto a mio agio nel mondo Soul ma ho sempre cercato di fare qualcosa di diverso dal solito, infatti mi piace sperimentare vari generi. Nella mia musica spazio dal Pop all’R&B ma ascolto il Rap americano, anche se non si direbbe.
Come sei arrivata a partecipare a The Voice e come ne hai vissuto il trionfo? Tra l’altro, non hai nemmeno potuto ritirare il premio di persona, poiché il programma si è concluso dopo la mezzanotte…
Esatto! Ho assistito alla mia proclamazione dalla tv dell’hotel, quindi mi sentivo più una telespettatrice che una concorrente del programma. In realtà non avrei mai immaginato di poter partecipare ad un talent, ma ad un certo punto della mia vita ho sentito la necessità di mettermi in gioco e far conoscere la mia musica a un po’ di persone in più rispetto al piccolo ambiente in cui vivevo. Da piccola ho sempre guardato The Voice, infatti conoscevo i vincitori di tutte le edizioni e se qualcuno, allora, mi avesse detto che un giorno sarei salita su quel palco, e addirittura avrei vinto, probabilmente non ci avrei creduto. Ovviamente vorrei ringraziare tutte le persone che hanno creduto in me fin da subito, e forse anche prima di The Voice, perché senza di loro non avrei mai vissuto tutto ciò. Questa è la dimostrazione che i sogni si realizzano, se ci credete.
Cosa ti è piaciuto di più di quella esperienza?
Mi è rimasta nel cuore la parte che il pubblico a casa non vede, il backstage. Ho conosciuto tanti professionisti, tanti artisti miei compagni di squadra con i quali ho avuto modo di confrontarmi e crescere, ho duettato con Arisa, ho imparato a stare sul palco e davanti a migliaia di telespettatori. A dirla tutta, mi mancano tanto gli scherzi che organizzavamo a Gigi D’Alessio!
Cosa hai fatto dopo?
Devo dire che fin da subito ho avuto da lavorare, considerando che già il giorno dopo la vittoria mi sono trovata catapultata all’Arena di Verona ai Seat Music Awards. Lì ho conosciuto tanti artisti tra cui Mahmood, Alessandra Amoroso, Emis Killa e tanti altri. Poi ho partecipato come ospite alle Universiadi allo Stadio San Paolo di Napoli e al Festival di Castrocaro, in cui ho avuto l’onore di duettare con Gigi D’Alessio e Maurizio Vandelli. Subito dopo l’estate ho cominciato a lavorare al mio primo album, di cui abbiamo dovuto sospendere la pubblicazione per via della situazione di emergenza.
Che rapporto hai con il pubblico? Ti piace esibirti dal vivo?
Prima di trattare le persone che mi seguono come dei fan, mi piace pensarle come miei amici che spendono del tempo a sostenermi e ad ascoltare la mia musica. A loro sono molto grata. Certo, adoro molto esibirmi dal vivo per mettere in evidenza la mia personalità, ma dato che sono una ragazza molto timida, talvolta mi sento goffa: è un aspetto del mio carattere che purtroppo dovrò accettare!
Nella tua carriera, c’è un artista al quale ti ispiri?
Non uno, ma una miriade! Ascolto di tutto ma i miei idoli più grandi sono Alicia Keys, Stevie Wonder, Corinne Bailey Rae e Michael Jackson, ai quali mi affido in tutto e per tutto, anche nel modo di vestire un po’ anni ’90. È inutile che io citi la mia dea musicale, il mio idolo in assoluto: Amy Winehouse, che è per me una fonte di ispirazione, una religione, un angelo custode. Nonostante questo, però, mi rendo conto che io e lei non saremmo mai potute essere amiche, perché siamo molto diverse.
Diverse in che senso?
Ecco, se lei oggi fosse qui, e io l’avessi conosciuta, sono sicura che non avremmo stretto amicizia perché le nostre personalità sono molto diverse. Lei tendeva a far prevalere il suo ego, era piena di sé e tanto estroversa con la gente e, in questo aspetto, sarebbe il mio opposto: io impiego molto più tempo prima di entrare in confidenza con una persona e riuscire a scherzarci. Forse siamo simili in fatto di stile e stravaganza, ma il carattere è un’altra storia. Molti mi chiedono “perché ti piace proprio lei, se siete così diverse?” , e io non so mai rispondere a questa domanda. Forse perché mi sento legata a lei in qualche modo; la ammiro perché probabilmente ci assomigliamo in qualcosa che non riuscirò mai a capire. Credo che sia proprio quest’aura di mistero che mi attiri verso di lei. In fondo, che gusto ci sarebbe nell’ammirare qualcuno di uguale a noi? Io invece imparo ogni giorno da lei.
Qual è il tuo sogno più grande?
Quello di duettare con Alicia Keys è troppo grande? Okay, forse sì! A me piacerebbe tantissimo duettare anche con Elisa, o addirittura collaborare con lei per qualche progetto musicale. Ah, e poi un giorno sedermi sulla sedia di The Voice come coach non sarebbe male!
A cosa stai lavorando ora?
Adesso sto lavorando alla produzione del mio primo album, alla cui pubblicazione non dovrebbe mancare molto. Dal canto mio sto sperimentando nuove cose, nuovi generi musicali, nuovi stili che non vedo l’ora di aggiungere ai prossimi progetti musicali.
Progetti per il futuro? Hai intenzione di proseguire gli studi?
Certo, proseguirò gli studi sia musicali che scientifici. Vorrei concretizzare i miei sogni e non soltanto mantenerli tali, ma coi piedi per terra e lavorando sodo, come ho sempre fatto. Vorrei andare all’università per studiare medicina e ovviamente continuare a suonare e cantare.
Pensi di poter conciliare la tua carriera musicale con gli impegni accademici?
Si certo, almeno ci proverò! Studio musica fin da piccola, quindi diciamo che ho imparato ben presto a conciliare le due cose. Spero di continuare così finché posso!
In copertina: Carmen Pierri
Materiale audiovisuale per gentile concessione dell’artista