MAREMMA - Il gioiello nascosto della Toscana
“Tra le foci del Tevere e dell'Arno,
Al mezzodì, giace un paese guasto;
Gli antichi Etruschi un dì lo coltivarno,
E tenne imperio glorioso e vasto:
Oggi di Chiusi e Populonia indarno
Ricercheresti le ricchezze e il fasto,
E del mar sovra cui curvo si stende
Questo suol, di Maremma il nome prende.”
Bartolomeo Sestini, La Pia de’ Tolomei, 1848
“Maremma”: quando lo dico, si riempie tutta la bocca. E da vera toscana, nonché maremmana, è un termine che risuona molto spesso durante le mie giornate: “Maremma gatta – mi so’ dimenticata di comprà l’ova!”; che tradotto potrebbe avere un significato simile ad un “Mannaggia a me! Mi sono scordata di comprare le uova!”, anche se la traduzione non rende l’idea dell’enfasi e dell’euforia che ci mettiamo, noi maremmani, nel pronunciare quella parola.
In molti ci conoscono per la nostra famosa “raffinatezza” nel parlare: da Toscani doc, non abbiamo un dialetto vero e proprio; la nostra è più una calata che cambia da zona a zona ma che mantiene, però, un tratto fondamentale e autentico per tutti: quella dannata “c” tra due vocali ci resta proprio impossibile pronunciarla!
E quando ci sforziamo di farlo, per interagire magari con turisti di altre regioni, ci sembra di parlare chissà quale lingua strana e in meno di due minuti torniamo ad aspirare tutto, davanti ad occhi di turisti sempre più perplessi.
Ecco, la mia Maremma, che tanto nomino quotidianamente, è la patria della parlata “terra terra”, del clima mite, dei tortelli al sugo di cinghiale, dell’acquacotta, di vitigni importanti, del mare di seta e dei tramonti pittoreschi, nonché la culla della civiltà etrusca!
Mentre il termine generale “Maremma” è oggi utilizzato per indicare una vasta area geografica che comprende sia la Toscana che il Lazio, in prossimità della costa tirrenica, la Maremma Toscana si estende tra le provincie di Livorno e Grosseto e le colline immediatamente alle spalle: il Monte Amiata e le famose città di Pitigliano, Sovana e Sorano che, insieme, formano i cosiddetti Borghi del Tufo.
Veri e propri gioielli inseriti nella cornice del Parco archeologico del tufo, queste tre necropoli etrusche fanno parte dei borghi più belli d’Italia: Pitigliano, con la sua posizione spettacolare arroccata su una rupe di tufo, ci offre viste uniche sulla natura selvaggia ed incontaminata di questa parte di Maremma; Sorano, detta anche “la Matera Toscana”, ci porta indietro nel tempo con tutte quelle sue casette scavate nella roccia; e Sovana, famosa per le tombe monumentali della vasta necropoli, ci fa rivivere la storia del Medioevo, ammirandone l’architettura tipica nei suoi monumenti.
Ma la Maremma non è solo verdi colline, cipressi secolari e borghi di altri tempi: è anche lunghe spiagge bianche dove camminare all’infinito, pinete sconfinate dove potersi rinfrescare nelle giornate più calde d’estate e acque cristalline dove poter fare il bagno anche durante i primi mesi autunnali.
Le spiagge e le zone turistiche sono affiancate da ambienti selvaggi, dove il vento, la spiaggia e le Aree Protette si uniscono alle pinete costiere e alla macchia mediterranea per creare un’atmosfera davvero unica.
Tra i tratti più belli delle spiagge della Maremma troviamo l’autenticità di Cala Violina, il gioco di colori dell’Argentario e l’affascinante semplicità di Capalbio.
La spiaggia bianca di Cala Violina, sul Golfo di Follonica, composta da piccolissimi granelli di quarzo, è un luogo incantato situato all’interno della Riserva Naturale delle Bandite di Scarlino. Acque limpidissime e panorami suggestivi circondano questa particolare spiaggia a forma di mezza luna, meravigliando gli occhi di chi, in quel momento, non sa di far parte di un magnifico quadro.
Possiamo, invece, percepire il fascino dell’unione tra montagna e mare nei vari dipinti che la zona del Monte Argentario ci regala attraversandola, dove la grandezza della montagna si unisce all’immensità del mare e alla trasparenza delle sue acque, creando affascinanti sfumature di colori.
Infine Capalbio, ultimo lembo del litorale toscano, dove la spiaggia e la sua macchia mediterranea circostante riescono a formare l’armonia perfetta tra la semplicità della natura e la voglia di libertà dell’uomo: un uomo che può ancora godere di paesaggi costieri selvaggi e liberi da ogni forma di urbanizzazione.
La mia Maremma è un quadro di colori e sensazioni, dove le acque azzurre del Tirreno fanno da sfondo e la brezza marina ti accompagna dolcemente verso casa.
È inevitabile, quindi, fare un tuffo nella piscina naturale delle acque tirreniche, bere un calice di Morellino con assaggi di formaggi locali a Scansano, visitare i nostri tipici borghi toscani, o lasciarci rilassare dalle acque termali delle famose sorgenti naturali a Saturnia.
Ma, soprattutto, è inevitabile vivere sempre questa nostra dolce vita in stile maremmano, apprezzando la bellezza di tutto ciò che ci circonda, perché ora, più che mai, abbiamo capito che è il momento di farlo.
In copertina: campo di girasoli
immagini di repertorio