SPIDERMAN - Milano come non l'abbiamo mai vista

SPIDERMAN - Milano come non l'abbiamo mai vista

Scorrendo tra i vari hashtag sulle reti sociali, ho potuto notare che su quello di Milano comparivano foto del capoluogo lombardo osservato e vissuto dall’alto: affascinanti, se non uniche, rappresentazioni di una Milano che non avevo mai visto, o forse che non avevo mai notato, dove anche la nebbia aveva il suo seducente perché. Non potevano essere le solite foto scattate da un drone: si vedeva troppo bene come l’angolazione fosse stata scelta al punto giusto, con il dettaglio messo a fuoco per giocare con le prime luci dell’alba, o come i raggi potenti e calorosi del tramonto si posassero magnificamente sulle vetrate dei grattacieli. L’artista dietro quegli scatti così particolari, infatti, ha un nome: si chiama Dimitar Harizanov, anche detto lo Spiderman di Milano.

34 anni, originario di Sofia, capitale della Bulgaria, Dimitar vive in Italia dal 2014, lavorando come tecnico di accesso industriale con fune": “Lavorando a 200 metri d’altezza ho imparato che il tempo è l’unica cosa che abbiamo e che l’importante nella vita è condividere, sempre. Per questo, attaccato su due corde fra i grattacieli di Milano, fotografo la città da una prospettiva unica".

Da sei anni vola, appeso alle corde, sullo skyline milanese per fare test di controllo, manutenzione e lavaggio vetri su tutti i grattacieli della città: dalla Torre Unicredit e Bosco Verticale, alle Torri Solaria, Diamante, Allianz e Hadid.

Il Castello Sforzesco tra i grattacieli

Il Castello Sforzesco tra i grattacieli

Dimitar, come mai hai scelto di venire in Italia?

Ho iniziato a lavorare come operatore di corde non appena finiti gli studi di scuola superiore nel mio Paese, in Bulgaria. Ho sempre fatto tutti i tipi di lavoro possibile, arrivando al punto massimo in cui non potevo più crescere se fossi rimasto a Sofia e, l’unica soluzione possibile per continuare ad imparare, era emigrare all’estero. Durante gli anni trascorsi a lavorare in Bulgaria, sono sempre stato affiancato dal mio grande amico d’infanzia Tzvetomir che, come me, aspirava ad una crescita professionale maggiore. Così decidemmo di partire per due Paesi diversi, ma ad un patto: chi di noi avesse trovato il lavoro migliore, avrebbe chiamato l’altro. Io partii per la Germania, mentre lui si recò alla volta della Bella Italia: dal 2014 voliamo, insieme, tra i grattacieli di Milano.

Grazie alla “prospettiva unica” che hai da lassù sei riuscito a creare immagini di una Milano che non conoscevamo, colpendo il cuore di nomi anche molto importanti della società Italiana. Chi è stato il primo a contattarti per eventuali collaborazioni?

Quando sono appeso, ogni giorno, sui grattacieli della città, ho la possibilità di ammirarla come nessun altro. Grazie al mio lavoro, sono diventato il primo fotografo nel mondo dedicato alla fotografia dell’architettura sulle corde in quanto, dalla mia posizione e prospettiva, posso osservare e documentare non solo il cambiamento climatico, ma anche la crescita verticale della stessa Milano, con tutti i suoi nuovi palazzi in costruzione. Qualche anno fa ho iniziato a studiare e fotografare il cambiamento del Bosco Verticale, ed ho avuto l’opportunità di conoscere una delle persone per me più affascinanti: Stefano Boeri, con cui oggi collaboro. Lo considero un vero e proprio creatore e, come tale, una persona che lascia il segno nelle vite e nei cuori altrui. La bellezza delle sue opere architettoniche rende vivo in me come, immagino, in tante altre persone, stupore e curiosità, che non sono altro che i due antidoti contro l’abitudine e la rassegnazione. Ed è grazie a persone come lui, o come tutto il suo spettacolare team, che noi possiamo ancora meravigliarci di fronte alla bellezza dell’arte, qualsiasi forma essa abbia.

Una prospettiva unica

Una prospettiva unica

So che sei stato invitato ad esporre in varie mostre in Italia e all’estero. Raccontaci la tua esperienza.

Ad oggi sono riuscito a creare una galleria fotografica con più di 500 scatti inediti di Milano. Onestamente non riesco a capire come sia successo tutto quanto ma, negli ultimi tre anni, le mie fotografie sono state esposte in varie mostre a Milano e nelle Ambasciate Italiane di New York, Parigi, Roma e Ginevra. Mentre, attualmente, sto preparando altri eventi a New York e Düsseldorf e non posso che esserne felice.

Hai un sogno nel cassetto che vorresti realizzare? Ti piacerebbe vedere le tue opere esposte in qualche luogo in particolare o a te caro?

Tutti abbiamo dei sogni che vorremmo realizzare e mentre camminiamo, lentamente, verso quella direzione, cresciamo anche come persone. Personalmente vorrei iniziare a fotografare tutti i grattacieli e i luoghi più pericolosi al mondo perché, come operatore su corde, ho tutti i certificati più importanti e validi ovunque: alta quota, piattaforme petrolifere, pale eoliche, zone militari, ecc. Essendo Milano il luogo che mi ha fatto crescere e conoscere persone con cui collaborare professionalmente, mi piacerebbe avere la possibilità di emozionare tutti coloro che amano questa città, magari esponendo i miei scatti alla Triennale di Milano. Sarebbe un bel punto di partenza!

“Poter condividere è poesia nella prosa della vita!” – Sigmund Freud

Trovate Dimitri su Instagram: @mitaka_neverdead

In copertina: Spiderman a lavoro
Immagini per gentile concessione dell’intervistato

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