ORO, INCENSO E MIRRA – Il benessere arriva dai Re Magi

ORO, INCENSO E MIRRA – Il benessere arriva dai Re Magi

La storia dei Re Magi nasce lontano, in terre esotiche e ricche di folclore. Nella tradizione cristiana si racconta che tre misteriosi personaggi giunsero dall'Oriente fino a Gerusalemme, portando in dono al Re dei Giudei oro, incenso e mirra. Vi accenna perfino Il Milione di Marco Polo: "...in Persia è la città che è chiamata Saba da la quale partirono tre re che andaron ad adorare Dio quando nacque...". Mentre, però, tutti conoscono la leggenda che si tramanda ormai da duemila anni, pochi sanno degli immensi poteri benefici di cui i tre preziosi omaggi sono dotati. Vediamoli insieme.

Oro

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I benefici dell’oro per la salute sono davvero tantissimi: questo metallo, infatti, riesce a riattivare ed equilibrare le principali funzioni fisiologiche. Le sue virtù sono menzionate anche da Shakespeare nell’Enrico IV, dove compare come medicamento. Per essere utilizzato in questo senso, però, l’oro deve essere nella sua forma organica, o colloidale. Nell’oro colloidale, le particelle di metallo vengono prima scomposte in parti più piccole, poi caricate elettromagneticamente e infine sospese in acqua distillata purissima. Attraverso tale procedimento l’oro diventa così assimilabile dal nostro corpo. Ma quali sono i suoi benefici? Innanzitutto, l’oro colloidale migliora le facoltà mentali e ringiovanisce il corpo. Secondo molti studi, inoltre, è ormai dimostrato che tale rimedio migliora l’umore e la circolazione sanguigna, rinnova le cellule ed ha notevoli proprietà antinfiammatorie. Nella cristalloterapia, si pensa che l’oro agisca positivamente sul benessere e l’armonia dell’organismo. Amplifica inoltre gli effetti delle altre pietre: utilizzato, quindi, in sinergia con altri metalli ne potenzia i risultati.   

Incenso

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Incenso è il nome attribuito alle oleoresine prodotte da diverse piante arbustive del genere Boswellia, diffuse nelle regioni meridionali della Penisola Arabica e sulla costa orientale dell'Africa. Oltre ad essere un prodotto aromatico, però, tali resine sembrano avere anche importanti proprietà antinfiammatorie. Fin dall'antichità l'incenso, nelle sue molteplici varianti, è stato usato sia a scopi medicinali sia per fini devozionali. Numerose testimonianze ci parlano del suo uso nella medicina Ayurvedica, presso gli Assiri ed i Babilonesi, nell’antica Cina, in Egitto e presso i pellirossa americani. Nell’antico Egitto, questa resina veniva mescolata agli ingredienti per il Kajal in quanto, grazie alle sue proprietà antibatteriche, proteggeva gli occhi da eventuali infezioni. Ancora oggi si apprezzano i notevoli benefici dell’incenso, riconosciuti anche da diverse ricerche scientifiche. Nella medicina ayurvedica, si usa per il trattamento di ferite o patologie infiammatorie. È dotato, inoltre, di una funzione antisettica: una volta acceso, i fumi sprigionati purificano l’ambiente, eliminando batteri che potrebbero essere rischiosi. Ma non solo: secondo la filosofia aromaterapica, l’incenso è in grado di rilassare mente e corpo, riducendo tensione e stress, ed è un ottimo antinfiammatorio per disturbi intestinali e respiratori. L’olio essenziale, invece, può essere utilizzato nel trattamento di numerose problematiche della pelle in quanto ha potere cicatrizzante, combatte le rughe ed aiuta a restringere i pori dilatati. Fare un massaggio con l’olio caldo d’incenso aiuta a lenire dolori e fastidi procurati dall’artrite reumatoide, poiché agisce  come antidolorifico ed analgesico naturale e, per tale ragione, si usa anche per la cura di cefalee, dolori mestruali, stati febbrili ed influenzali.  Infine, grazie a proprietà selettive che permettono all’incenso di agire solo sui processi infiammatori e patogeni, senza ledere la mucosa gastrica, è molto diffuso il suo utilizzo per curare disturbi gastrici o dell’apparato uro-genitale. 

Mirra

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Cos’è questa sostanza misteriosa? Anche in questo caso parliamo di una resina vegetale, ricca di oli essenziali e con proprietà antibatteriche  ed antisettiche, che si ricava dal tronco e dai rami della Commifora, una specie vegetale diffusa più o meno nelle stesse aree della Boswellia. Le sue peculiarità la rendono particolarmente adatta per la realizzazione di prodotti e cosmetici naturali. Nell’antichità si usava soprattutto per aromatizzare e per conservare le mummie, mentre ancora oggi viene impiegata nella cura di gengiviti ed infiammazioni della bocca, nella terapia di ferite e ulcerazioni cutanee e, in Arabia Saudita, nella cura e protezione del piede diabetico. Inoltre, la mirra è considerata un ricostituente e purificante naturale. Combinando mirra e incenso con altri ingredienti segreti, si ottiene il cosiddetto Balsamo di Gerusalemme, un tonico digestivo che si dice possa curare ogni tipo di malattia. 

Prepariamoci, quindi, ad accogliere i Re Magi con i loro preziosissimi doni!

 

 

MARCO MANCASSOLA - Scrittore e Direttore del Festival Italiano della Letteratura a Londra

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