ANA ZARAGOZA GARCIA - L'esperienza del viaggio in un fotolibro
Ana Zaragoza Garcia (Madrid, 1980) è specializzata in fotografia e design editoriale. Dopo aver studiato fotografia professionale a Barcellona e Madrid, presso le scuole Grisart ed EFTI, ha collaborato con il regista Juan Carlos Tabío e pubblicato diversi articoli presso riviste quali Esquire, Arquitectura y Diseño e Harper’s Bazaar. È co-fondatrice di Caravanbook, una casa editrice dedicata alla progettazione e produzione di libri fotografici. È, inoltre, coordinatrice editoriale della rivista fotografica online Clavoardiendo.
Ana, quando è nata Caravanbook e chi ne fa parte?
Caravanbook è nata nel settembre 2014. Prima lavoravo per un grossista alberghiero che, però, ad un certo punto è andato in bancarotta. Allora la mia collega e amica Virginia Ortega e io ci siamo lanciate in questo progetto editoriale.
Perché una casa editrice dedicata ai viaggi? O meglio, ai fotolibri di viaggio?
Poiché il fotolibro, se fatto bene, funziona come il cinema: le immagini si susseguono e si combinano tra loro nella mente del lettore, creando una narrativa. L'idea è di proporre libri brevi che, attraverso le fotografie, trasmettano l'essenza di un viaggio in un determinato luogo; creare libri che funzionino come possibili ricordi di viaggio per il visitatore, così che rivedendo il libro si ha l’impressione di tornare in quel luogo.
A che tipo di pubblico vi rivolgete?
L'intenzione è quella di raggiungere ogni persona interessata alla fotografia e ai viaggi, ma da un punto di vista più esperienziale che turistico.
Immagini dalla serie Colonia Paradies
Avete già pubblicato libri in spagnolo, inglese ed italiano. A cosa si deve questo approccio multiculturale?
In realtà la scelta prioritaria riguarda le immagini; poi, se il libro contiene del testo, cerchiamo di favorirne sempre la pubblicazione in inglese e in spagnolo. Abbiamo, però, pubblicato anche libri con testo in italiano. L’obiettivo è quello di pubblicare libri che parlino di destinazioni anche molto diverse tra loro. Ad esempio, per l’Europa la nostra offerta include Barcellona, Berlino, Cadice, Deauville, Formentera, Granada, Fuenterrabía, Lisbona, Londra, Madrid, Napoli, New York, Palermo, Parigi e Siena. L'Italia è molto presente: è una delle mie mete preferite e ci torno quasi ogni anno.
Sul vostro sito c’è anche una sezione dedicata alle autrici. Cosa distingue una produzione femminile da una maschile?
Non credo che ci sia una distinzione ma è un modo per evidenziare che abbiamo un buon numero di donne-autore nel nostro catalogo. Ci è sembrato importante, in un mondo come quello della fotografia e dell'arte, porre l’attenzione sul lavoro femminile che, per molto tempo, è stato poco valorizzato o addirittura messo a tacere.
Un’offerta così specifica presuppone anche un’esperienza specifica. Qual è stato il tuo percorso professionale, prima di giungere a Caravan Book?
Posso dire di aver fatto un po' di tutto: ho studiato Scienze Ambientali e poi Fotografia Professionale, specializzandomi nell’indirizzo documentario. Ho poi lavorato come ricercatrice di immagini presso una società di contenuti e, successivamente, mi sono dedicata alla creazione di libri di fotografia, perché era un mondo che mi affascinava molto. Prima di imbarcarmi in questo progetto editoriale avevo sperimentato la creazione di una rivista digitale chiamata DEPIEFOTO, nata in collaborazione con un'amica giornalista, Elena Sarmiento. Ogni numero proponeva un tema e chiunque poteva inviarci un testo e un'immagine su quel soggetto: è stata un'esperienza molto arricchente.
Di che altro ti occupi nella vita?
In questo momento lavoro presso La Fábrica, una delle librerie ufficiale di PHotoEspaña.
Progetti in cantiere?
Almeno un paio di libri in attesa di pubblicazione su Caravanbook. Inoltre, di recente, ho iniziato a vendere le fotografie da me realizzate, sul mio sito Web. Mi piace l'idea che le fotografie si animino, lascino il computer e finiscano appese a un muro. Si tratta di piccole stampe, già incorniciate e non seriali, quindi hanno un prezzo piuttosto abbordabile.
In copertina:
Un’immagine dal libro Cadiz. The Oldest City
(ed. Caravanbook, a cura di Ana Zaragoza)
Immagini: © Ana Zaragoza Garcia
http://www.anazaragozagarcia.com