PALERMO - Dieci cose da fare in città senza spendere troppo

PALERMO - Dieci cose da fare in città senza spendere troppo

Palermo è una città assolutamente da visitare e di cui è possibile godere anche a costi accessibili. Tra migliaia di alternative, abbiamo individuato dieci cose da fare durante il vostro soggiorno nel capoluogo siciliano. I nostri amici palermitani potranno offrirci consigli migliori, ma questo è sicuramente un buon inizio:

1) Iniziamo la nostra giornata con una ricca colazione, spendendo meno di 5 euro. Il primo pasto del giorno a Palermo, così come qualsiasi cosa che abbia a che fare con la gastronomia, è un vero e proprio rito. L’offerta è enorme e spazia dal dolce al salato. Tra bar, pasticcerie e "fornerie", anche per i luoghi dove fermarsi c’è l’imbarazzo della scelta. Tra i tanti provati, ci ha particolarmente impressionato la Pasticceria Cappello, nei pressi del Politeama. Un luogo storico che opera da oltre settant’anni ed il cui motto è “reinventare la tradizione con amore”. 

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2) Dopo colazione decidiamo di fare un primo giro della città, utilizzando la navetta gratuita che opera all’interno del centro storico. La linea Free Centro Storico, chiamata anche arancione, offre una corsa ogni 14 minuti, a partire dalle 6.35 del mattino fino alle 21, collegando piazza Indipendenza a piazza del Cavalluccio Marino, presso Porta Felice, e percorrendo gran parte delle strade principali del centro. Il giro completo dura meno di un’ora ma, utilizzando la navetta come un bus turistico “hop on, hop off", si possono visitare diversi monumenti: la Cattedrale, Palazzo Abatellis o Palazzo Reale, per citarne alcuni.

3) Il patrimonio artistico e culturale di Palermo è infinito. Tra i luoghi meno pubblicizzati e a noi più cari vi segnaliamo l’Archivio storico comunale di Palermo. La struttura si trova nell'ex convento domenicano della chiesa di San Nicolò da Tolentino, edificato nel XVII secolo. Il nucleo centrale dell'archivio è costituito dalla sala Almeyda, progettata nel 1881 e terminata nel 1885 dall'architetto Giuseppe Damiani Almeyda, considerata un capolavoro di ingegneria per la sua struttura, ricavata nel complesso dell’antico convento. Per isolarla dall'umidità, creata da una vena d'acqua che scorre nelle sue fondamenta, il progettista realizzò delle intercapedini. Le pareti dell’ampia sala hanno una superficie di oltre 7.000 m2 e sono rivestite interamente da scaffalature in legno contenenti documenti storici dagli inizi del XIV secolo alla metà del XIX, riguardanti la storia della città di Palermo, libri e corrispondenze di uomini illustri che hanno legato la loro attività alla città. 

4) Ogni prima domenica del mese, è inoltre possibile visitare gratuitamente monumenti, musei, gallerie, scavi archeologici, parchi e giardini monumentali dello Stato. Questi i luoghi visitabili: in città la Galleria di Palazzo Abatellis, il Museo di Palazzo Mirto, il Museo archeologico Antonino Salinas (mostre temporanee), San Giovanni degli Eremiti, Castello della Zisa, il Museo di arte contemporanea di Palazzo Belmonte Riso; in provincia il Chiostro di Santa Maria La Nuova a Monreale, l’Area archeologica e l’antiquarium di Solunto, l’Area archeologica Monte Iato, il Parco Archeologico di Imera (nel mese di luglio), il Castello medievale di Caccamo e il Museo Regionale di Terrasini. 

5) Siamo giunti al secondo appuntamento gastronomico della giornata. A Palermo è possibile (anzi, è un dovere) pranzare a meno di 5 euro con cibo di strada. La cosa migliore è quella di perdersi tra le bancarelle di uno dei mercati storici: la Vucciria, Ballarò, oppure il Capo. In alternativa, tra i luoghi più conosciuti per lo “street food” c’è “Nino u Ballerino” (http://www.ninouballerino.it), dove “la milza è una questione di cuore”, oppure si può optare per una arancina gigante (300/400 gr.) presso il Bar Touring di Via Roma, al costo di 1,70 Euro. Un altro luogo popolare, ma decisamente più turistico, per degustare le arancine è KePalle in Via Maqueda. Ispirandosi all'antica ricetta araba di riso e zafferano condito con erbe e carne, qui si offre un menu con oltre 40 varianti. Importantissimo: a Palermo esiste solo l’ARANCINA. Soprattutto voi, seguaci del Commissario Montalbano, non menzionate la parola “arancino” in presenza di palermitani doc, come il mio amico Andrea, perché potreste rischiare l’espulsione immediata dalla città. (Non scherzo!)

6) Dopo pranzo, una delle opzioni consigliate (da evitare, a nostro avviso, nei mesi estivi) potrebbe essere quella di prendere l’autobus 806 da Piazza Don Luigi Sturzo e dirigersi verso la Spiaggia di Mondello, dove si arriva in circa 40 minuti, passando attraverso la bellissima tenuta della Favorita. Il costo del biglietto è di 1,40 Euro per tratta. Anche in pieno inverno, la presenza del mare rende Palermo un luogo magico. Per gli amanti di libri, da non perdere la fornitissima libreria Sellerio, fortemente voluta da Olivia, erede della nota famiglia di editori ma oggi conosciuta soprattutto per le sue splendide canzoni in dialetto siciliano.

7) Per continuare il nostro giro, nel pomeriggio potremmo usufruire di un Free Tour a costo zero (lasciando, preferibilmente, una mancia alla guida). Il punto di partenza si trova presso l’Orto Botanico, in Via Lincoln n. 2. Dopo una breve introduzione si procederà a visitare gli edifici principali dell’Orto Botanico, proseguendo lungo la Via Lincoln fino a Villa Giulia; e ancora: il Foro Italico, le Mura delle Cattive (con una breve sosta per guardare il mare) la Porta Felice, l'antico porto (Cala) e la Chiesa della Catena, Corso Vittorio Emanuele (Antico Cassaro) fino a Piazza Pretoria e I Quattro Canti di Città (Piazza Vigliena). Infine, proseguendo in Corso Vittorio, si arriverà fino alla Cattedrale, dove il tour avrà termine. 

La Cala, antico porto di Palermo

La Cala, antico porto di Palermo

8) A questo punto, se vi è venuta sete, vi consigliamo una bella spremuta da SpremiAmO, luogo che usa esclusivamente frutti di Sicilia e, soprattutto, di stagione. Consigliamo vivamente la spremuta di mandarino ed arancia rossa, ad 1,50 Euro: una delizia!

9) Anche per la cena, le opzioni sono infinite. Per una spesa al di sotto dei 10 Euro, da provare Bisso Bistrot, il Bistrot dei Quattro Canti. Trattandosi di un luogo molto popolare, dovrete armarvi di pazienza, mettervi in lista ed attendere anche un’ora per un posto al bancone, oppure in tavoli condivisi, ma ne vale davvero la pena! Spendendo un po’ di più, ma con prezzi ancora accessibili (20-25 Euro per un pasto completo), ottima anche l’Osteria Pane e Alivi, in piazza Sant’Onofrio, che offre un'ampia gamma di specialità palermitane.

10) Per concludere in allegria la vostra magnifica giornata virtuale a Palermo, potete scatenarvi (in cambio di una piccola offerta) in un ballo di gruppo presso la discoteca all’aperto improvvisata, in via Maqueda, da un ragazzo africano che ha trasformato il suo vecchio motorino “SI” in una postazione DJ mobile. 
Negli ultimi anni, il fenomeno europeo del Bal Folk è letteralmente esploso nelle strade di Palermo, mostrando ancora una volta la grande voglia di vivere e di socializzare dei palermitani: quindi, se ne avete la possibilità, dovete assolutamente approfittarne.

Ed ora non vi resta che venire a visitare una delle città più belle del mondo, perché “sti cosi sulu m’paliemmu”: queste cose si trovano solo a Palermo!

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