La prima cosa che leggo di un romanzo è l’ultima frase; la seconda è l’esergo. Per questo è stato Hemingway, con Per chi suona la campana, a condurmi fino a John Donne. “Nessun uomo è un’isola”: la frase mi ha colpito come uno schiaffo in faccia, quasi offendendomi. Nel corso degli anni, però, l’incipit della poesia di Donne ha più volte fatto capolino fra i miei pensieri.
La giovinezza è felice perché ha la capacità di vedere la bellezza. Chiunque sia in grado di mantenere la capacità di vedere la bellezza non diventerà mai vecchio.
(Franz Kafka)