FRANCESCO ERCOLANI - Fondatore del Coro Ufficiale Italiano in Spagna
Francesco Ercolani, nato e cresciuto a Roma, vive in Spagna ormai da oltre 15 anni. Si dedica alla produzione artistica ed alla direzione di coro, entrambe profonde passioni che sin dall’inizio sono diventate la sua vita ed il suo lavoro. Ha studiato musicologia, direzione di coro, canto gregoriano e composizione, lavorando con sapienti maestri che hanno saputo guidarlo ad ogni passo e farlo crescere. Forse è da qui che nasce una incredibile voglia di apprendere ogni giorno di più, che in Francesco traspare sin dal primo momento in cui lo si incontra, insieme alla sua mente inquieta ed all’incapacità di restare fermo: stare al passo con lui non è affatto facile!
Come si è sviluppata la tua carriera artistica?
Dopo gli studi superiori (liceo Classico n.d.r.), mentre studiavo musicologia e direzione corale lavoravo cantando nella Cappella Giulia di San Pietro in Vaticano. Un lavoro ed una crescita professionale enorme, perché è stata una tappa della mia vita nella quale ho appreso tantissimo, e ne vado davvero fiero. Contemporaneamente, oltre a creare e dirigere cori, mi son dedicato anche alla direzione artistica di eventi e cicli di concerti, cose che ho continuato a fare una volta in Spagna. All’attivo, ho più di 5000 concerti e funzioni liturgiche da me dirette, oltre 15 cori creati e centinaia di spettacoli prodotti. Si può dire che in 22 anni di lavoro, non ho perso tempo!
Cosa ti ha portato in Spagna e che rapporto hai con l’Italia?
In Spagna mi ha portato la sete di conoscenza e la voglia di vedermi alle prese con un ambiente totalmente nuovo, che potesse servirmi da stimolo affinché le mie idee vedessero la luce. Venni a perfezionarmi e rimasi qui perché mi innamorai di questa terra, della sua cultura e del suo “modus vivendi”. Avevo trovato il mio posto, anche se non ho mai rinnegato le mie origini. Sono orgoglioso di essere italiano, ma sempre nel senso più esteso della parola: italiano di origine, spagnolo di adozione e cittadino... del mondo! Il mio rapporto con l’Italia? Meraviglioso. Per questo ho fondato il Coro Italiano Ufficiale in Spagna, perché mi sento ricco, perché l’Italia mi ha dato la vita e la cultura di cui mi sento ambasciatore nel mondo.
Il Coro Italiano Ufficiale in Spagna, in effetti, è nato da qualche mese. Cosa o chi ti ha ispirato, visto che si tratta di un progetto unico nel suo genere?
In questo caso posso dire che l’ispirazione è dovuta alla necessità di creare qualcosa di unico, del quale tutti potessero sentirsi orgogliosi! Il progetto del coro è da sempre stato nei miei sogni. Nel 2008 avevo intrapreso il cammino per la sua creazione ma i tempi evidentemente ancora non erano maturi, e semplicemente lo “parcheggiai” fino ad oggi. Come italiano residente all’estero ho sempre creduto nell’importanza di un progetto artistico che fosse il centro intorno al quale gravitasse la comunità residente: noi italiani siamo un popolo di artisti ed era giusto creare un progetto nel quale tutti ci potessimo sentire identificati. Così è nato Il Coro Italiano Ufficiale in Spagna. Un unico coro con ben tre sedi distinte. Infatti, da settembre prossimo, oltre alle già consolidate sedi di Madrid e Barcellona, anche Valencia si unirà al progetto: i tanti italiani che vi risiedono potranno cantare nel coro e gioire della musica del nostro paese.
Chi ne fa parte? Quali requisiti bisogna avere per potervi accedere?
Il coro è composto nella sua più ampia maggioranza da italiani che vivono in Spagna ed in una parte molto più piccola da tutte quelle persone che, senza essere italiane, amano la lingua, la cultura e la musica del nostro paese. Pertanto, si può parlare di un coro aperto davvero a tutti, dove l’accoglienza ed il piacere di cantare insieme repertorio italiano sono i segni distintivi. Per far parte del coro la cosa più importante è esserne davvero motivati e, anche se non esiste una prova di accesso nel senso stretto della parola, si richiede al cantore un buon orecchio e tanta passione per il canto corale. Tutti gli interessati possono scrivermi a info@francescoercolani.com e darò loro i dettagli personalmente. Più saremo, più potremo divertirci insieme!
Dove vi esibite, di solito, e che tipo di musica proponete?
Il Coro è aperto a tutti i tipi di collaborazione, sia per concerti e funzioni liturgiche, sia per eventi e qualsiasi proposta nella quale si richieda la presenza di un ensemble con spiccato sapore italiano. Nonostante il coro sia nato da poco, ci siamo già esibiti a Madrid e Barcellona e, per il futuro, si stanno aprendo possibilità di viaggi all’estero. In programma per il secondo semestre dell’anno e per il 2020 abbiamo già tanti impegni, tra i quali un concerto di grande importanza. L’idea è muoversi molto in tutta la geografia nazionale, farci conoscere e portare il Made in Italy artistico un po’ ovunque. Il coro prepara ogni tipo di repertorio italiano, dalla musica rinascimentale e barocca fino all’opera nazionale, dal folclore regionale fino alla musica pop di Sanremo
È stato un progetto difficile da realizzare?
Credo che la difficoltà più grande sia stata proprio il credere nell’idea. Il resto invece, è venuto da solo. Logicamente, è servita una persona che dedicasse corpo ed anima a far diventare il sogno una realtà viva; ed è anche vero che tutto ciò implica lavoro e dedizione, ma questi sono piacevoli inconvenienti che rafforzano la motivazione di chi, come me, è il fondatore e direttore artistico e musicale del progetto. Ho l’immensa fortuna di poter contare su persone fantastiche: tutti i membri del coro che, con il loro amore per la musica e la passione per il canto, mi dimostrano ogni giorno che tutto è possibile, e che non ho sbagliato a portare avanti la mia idea.
Quanto conta, per te, aver trasformato la grande passione della tua vita, la musica, in una professione?
Moltissimo. Ammiro tutti coloro che credono nei loro sogni e lottano ogni giorno per poterli realizzare, per me sono sempre stati modelli di riferimento ed ho cercato di poterli imitare nel mio piccolo ogni volta che ne ho avuto la possibilità. Quando penso a ciò che avrei potuto fare nella mia vita credo che non avrei mai potuto sentirmi così pienamente realizzato se non fosse stato per l’arte e la gestione artistica. Il pericolo che corro, a volte, è che la musica occupi tutto il mio tempo, anche i rari momenti di “ozio”, perciò devo sempre cercare di separare la professione dallo svago, ed è lì che entra in gioco lo sport: “mens sana in corpore sano”, e cerco di metterlo in pratica appena ne ho la possibilità.
Recentemente sei entrato a far parte anche dell’A.I.M., l’Associazione per l’Italia nel Mondo. Di cosa ti occupi?
Mi occupo della Segreteria Regionale per la Catalogna e la Comunità Valenziana, cercando di coordinare gli atti e gli eventi che possano portare alto lo stendardo dell’eccellenza italiana. Credo che in questo aspetto, il Coro Italiano Ufficiale in Spagna il quale oltre a Madrid ha anche sede a Barcellona e Valencia, possa contribuire attivamente alla causa. Personalmente, mi sento molto implicato nella diffusione della cultura italiana, motivo per cui ho accettato con sommo piacere e riconoscenza l’incarico che mi è stato affidato. Nell’associazione vedo riflessi i principi e le idee che mi hanno sempre mosso, pertanto è una estensione naturale della funzione che da sempre mi sono auto imposto come italiano all’estero: essere un catalizzatore naturale tra le due culture, cercando i punti in comune e facendo risaltare le bellissime differenze che ci rendono più ricchi.
Ci sono altri progetti ai quali ti stai dedicando?
Sempre! A parte la direzione del Coro Italiano Ufficiale in Spagna ed alla direzione di molti altri ed importanti cori, mi dedico alla direzione artistica di cicli di musica ed eventi ed alla produzione artistica di musical, concerti, opere di teatro ed anche spettacoli di danza. A questi, affianco la mia attività di professore invitato in seminari e masterclass ed anche il management nel mondo della musica, del teatro e della danza. Chi vuol conoscermi un po’ meglio può dare un’occhiata al mio sito, oppure alla mia pagina Facebook. E naturalmente può contattarmi direttamente, anche se a volte chiedo un po’ di pazienza nell’attendere la mia risposta, perché ricevo tantissime richieste di collaborazione ed il tempo è sempre troppo poco.
Immagini per gentile concessione di Francesco Ercolani