“L’AMBASCIATA D’ITALIA A PRAGA” – Presentato il volume curato da Fondazione Eleutheria

“L’AMBASCIATA D’ITALIA A PRAGA” – Presentato il volume curato da Fondazione Eleutheria

Fin dalla sua nascita, nel 2008, Fondazione Eleutheria si è sempre distinta per l’organizzazione di eventi e iniziative di altissimo livello e il suo recente progetto suggella una straordinaria serie di successi.

Il volume dal titolo L’AMBASCIATA D’ITALIA a Praga – curato dalla Fondazione con il patrocinio della Camera di Commercio e dell'Industria Italo-Ceca – ripercorre in 180 splendide pagine la storia di un capolavoro architettonico incastonato nel cuore di Malá Strana: il Palazzo Thun-Hohenstein, che da oltre un secolo ospita la rappresentanza italiana in Boemia.

Tornate all’antico splendore dopo due anni di lavori di restauro, che hanno ridato lustro a molte parti dell’edificio – a partire dal cortile interno, passando dalle scuderie, fino ai saloni di rappresentanza, al piano nobile, agli scaloni e alla residenza privata – queste stanze hanno assistito nell’arco di un secolo al protettorato nazista, all’instaurazione del regime comunista, all’invasione del Patto di Varsavia, alla fine della Guerra fredda, alla scissione della Cecoslovacchia e al ritorno di Praga in Europa.

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Presentato lo scorso 24 giugno proprio in questa sede – in collaborazione con l’Ambasciata e il sostegno della società Assicurazioni Generali–Generali Česká pojišťovna, a.s. / Generali CEE Holding B.V. – l’elegante volume in formato 30x30 con copertina rigida e sovraccoperta, stampato da Grafiche Step di Parma, è frutto di un design curatissimo in ogni dettaglio da Ottaviano Maria Razetto, co-fondatore di Eleutheria, che ha fornito alla pubblicazione anche un suo contributo scritto e alcune fotografie.

È il Presidente della Fondazione Eleutheria, Francesco Augusto Razetto, a spiegarci la genesi del progetto:

L’idea e la proposta di realizzare questo volume nascono dall’Ambasciatore d’Italia a Praga, S.E. Francesco Saverio Nisio, le cui intenzioni iniziali erano quelle di dar vita a un libro che potesse presentare l’Ambasciata dopo gli ultimi lavori di restauro che le hanno restituito l’antico splendore. Come spesso avviene, con il passare delle settimane il progetto – attraverso il lavoro di studio, che ha comportato mesi di ricerca – ci ha condotto a esiti inaspettati che ci hanno portato ad ampliare l’idea iniziale. È stato a questo punto che abbiamo pensato di creare una monografia il più possibile esaustiva, con il contributo delle più aggiornate ricerche scientifiche e con un ricco apparato iconografico. Quello che avevamo deciso di creare era un’opera che potesse rappresentare un punto fermo ancora per tanti anni a venire su Palazzo Thun-Hohenstein, sede della nostra ambasciata. Si è andato costruendo un vero e proprio viaggio che conduce il lettore lungo il filo della storia del Palazzo, ma anche di Praga e di quel meraviglioso rapporto che lega gli italiani a questa splendida città da oltre cinque secoli. Tutto questo non sarebbe stato possibile senza il sostegno attivo e sempre partecipe dell’Ambasciatore e delle Assicurazioni Generali, nella figura del CEO of Generali CEE Holding B.V., Luciano Cirinà, che ha sostenuto parte dell’impegno economico e che ha seguito da vicino l’intera stesura del lavoro”.

In un viaggio ricco e affascinante, l’opera rivela diversi aspetti inediti della lunga storia del complesso architettonico, nato con la famiglia Slavata alla metà del XVI secolo e culminato con l’acquisto da parte dello Stato italiano, nel 1924.

Il Palazzo Thun-Honenstein

Il Palazzo Thun-Honenstein

“Il libro – spiega Razetto – affronta il Palazzo Thun-Hohenstein da tutti i suoi numerosi punti di vista. Un primo capitolo è dedicato alla storia e alle lunghe vicende che riguardano la costruzione dell’intero complesso. Il secondo racconta la collezione di dipinti, mentre l’ultimo si concentra sull’arredo degli ambienti interni di questo vero e proprio museo ‘italiano’ in seno alla città di Praga. Intorno a questo nucleo centrale si aggrega un ricchissimo catalogo iconografico appositamente realizzato per questo libro e alcuni, peraltro molto importanti, documenti come l’intero elenco dei vari passaggi di proprietà dalla metà del XVI secolo ai giorni nostri, ricostruito dopo un lavoro di mesi”.

Stampato in doppia lingua, italiano e ceco (con traduzioni a cura di Hana Crotti Krenková), in un’edizione limitata di 1200 esemplari numerati, il volume contiene più di ottanta immagini a colori realizzate appositamente, oltre a una serie di documenti inediti e agli interventi di diversi esperti. Tra i contributi fotografici anche gli scatti di Ivan Barta e Danilo De Rossi.

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Desidero citare in particolare mio fratello Ottaviano Maria Razettoha voluto sottolineare il Presidente – che non solo ha curato il design dell’intero volume e la sua realizzazione finale ma ha scritto, insieme a Guido Carrai, il primo capitolo del volume dedicato alla storia e all’architettura del Palazzo. Ottaviano ha anche curato la ricerca dell’intero elenco dei vari passaggi di proprietà che ha avuto il Palazzo nel corso di quasi cinque secoli. Voglio inoltre ricordare Michele Danieli, docente all’Università di Bologna, che ci ha parlato della quadreria antica dell’ambasciata, e Flavio R. G. Mela, responsabile dell’Archivio storico dell’Istituto Italiano di Cultura di Praga che, attraverso un’analisi dei documenti originali d’archivio, ha raccontato la storia degli arredi interni”.

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Alla presentazione del volume sono intervenuti quasi 250 ospiti: un numero eccezionale, considerando il periodo festivo in Repubblica Ceca. Tra questi, numerosi politici, membri del corpo diplomatico e rappresentanti del mondo della cultura e dell’imprenditoria.

"Negli ultimi cento anni, questo Palazzo ha ospitato l’Ambasciata d’Italia a Praga – ha dichiarato l’Ambasciatore d’Italia in Repubblica Ceca, Francesco Saverio Nisio, nel corso dell’evento – rendendo questa rappresentanza una delle più belle dell’intera rete diplomatica italiana. Generazioni di legati italiani hanno avuto la responsabilità di conservare questa perla architettonica, ancora oggi proprietà del Demanio della Repubblica italiana al pari del cinquecentesco Palazzo Slavata, del magnifico Istituto Italiano di Cultura, già Sede della Congregazione Italiana, e della Cappella dell’Assunzione della Vergine, meglio nota come Cappella degli italiani".

L’Ambasciatore Nisio ha inoltre voluto sottolineare come Palazzo Thun-Hohenstein eserciti il fascino di un’opera d’arte che i suoi visitatori percepiscono come finita e permanente, al pari di un quadro o di una scultura.

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Per il Presidente Razetto "la presenza italiana nelle terre di Boemia è secolare e lo testimoniano le centinaia di chiese e palazzi costruiti da architetti e artisti italiani. Palazzo Thun è un esempio indiscutibile della qualità del lavoro di quei nostri compatrioti del passato, una memoria e una testimonianza di quanto lo stile italiano sia da sempre sinonimo di bellezza e di eleganza".

La monografia ha potuto contare sulla partecipazione di numerosi enti tra cui l’Archivio della Città di Praga, la Collezione Lobkowicz di Praga, i Musei del Castello Sforzesco di Milano, la Biblioteca Nazionale austriaca di Vienna, il Castello di Jindřichův Hradec, il Castello di Rychnov nad Kněžnou e l’Archivio Regionale di Stato a Litoměřice.

Il volume non è in commercio, tuttavia una copia digitale è consultabile sul sito della Fondazione e su quello dell’Ambasciata d’Italia a Praga.

Inarrestabile, la Fondazione Eleutheria sta già lavorando ai prossimi progetti:

La pandemia – afferma il Presidente Razetto – ha colpito duramente anche il calendario delle nostre iniziative, che in moltissimi casi sono state rinviate o riviste. Per tale ragione questo libro rappresenta per noi anche un simbolo di rinascita e di ripartenza che va ben oltre il valore comunque rilevante della pubblicazione stessa. Mesi difficili, che hanno condizionato la nostra attività ma non l’hanno mai interrotta. E prima della fine dell’anno daremo vita a due eventi. Il primo si sta ormai caratterizzando come un appuntamento ricorrente. Si tratta di ET CETERA: ITALIAN YOUNG PHOTOGRAPHY che, dopo cinque anni, ritorna questa volta affrontando il tema della solitudine. Anche quest’anno l’evento sarà ospitato negli spazi dell’Istituto Italiano di Cultura e coinvolgerà 16 giovani e giovanissimi fotografi italiani, provenienti dalle più importanti accademie d’arte della penisola. Ormai siamo alla settima edizione di Et Cetera che, vorrei ricordarlo, è il progetto che la nostra Fondazione riserva ai giovani artisti dediti ai più disparati linguaggi espressivi dell’arte”.

Et Cetera: I fratelli Razetto con l’Ambasciatore Nisio e l’artista italiano Solo

Et Cetera: I fratelli Razetto con l’Ambasciatore Nisio e l’artista italiano Solo

“Il secondo progetto - prosegue - vedrà, invece, Eleutheria collaborare insieme all’Associazione Hollar. Si tratta di ET CETERA | GRAFIKA, un contributo all’arte della stampa in ogni sua declinazione che, in Repubblica Ceca, ha vissuto da sempre una grande fortuna, rendendo protagonisti nel tempo generazioni di artisti. L’iniziativa di quest’anno si focalizza su un particolare prodotto della grafica, lì dove l’estro artistico si fa tutt’uno con la tecnica tipografica: l’ex libris (Contrassegno - timbro, sigillo, cartellino a stampa - spesso adorno di fregi e simboli, che si applica all'interno della copertina o al foglio di guardia di un libro per provarne la proprietà, ndr)”.

“Tra xilografie, litografie, zincografie e molte altre tecniche di stampa – prosegue – fin dal Medioevo l’ex libris è stato da sempre strettamente collegato alle biblioteche, siano esse di proprietà della Chiesa, di nobili, o di istituzioni, mentre a partire dall’Ottocento, ma più acutamente nel Novecento, il libro cessò di essere un bene di prestigio, favorendo un uso più intenso di cartigli che indicassero la proprietà dei volumi. Secolare compagno del libro, l’ex libris è oggi utilizzato da una modesta parte di lettori ma resta, come un oggetto senza tempo, un’opera d’arte grafica di estrema eleganza e curata creatività. Con ET CETERA | GRAFIKA, la Fondazione Eleutheria vuole onorare questa declinazione artistica con la messa in esposizione di ex libris che raccontino la loro evoluzione in Repubblica Ceca fin dagli inizi del Novecento. Una esibizione che si articola all’interno della cappella barocca di San Carlo Borromeo, presso l’Istituto Italiano di Cultura di Praga”.

“In mostra – conclude – anche opere contemporanee, che saranno scelte da una commissione nell’ambito di un concorso di promozione di artisti ancora viventi e operanti nell’ambito grafico. La selezione degli artisti sarà affidata, attraverso una Open Call pubblica, alle reti sociali e al sito internet della nostra Fondazione”.

Copertina: Allegoria dell’Amore
Olio su tela 130 x 162 cm
Scuola centro-europea, fine XVII sec / inizi XVIII sec.

Immagini per gentile concessione della Fondazione Eleutheria

HEMINGWAY 60 - Memorie italiane tra righe americane

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GIOVANNI DELÙ – Stile italiano nei giardini di Versailles  

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