GUIDO VACCA – Intervista al Presidente dell’Associazione per gli Italiani nel Mondo

GUIDO VACCA – Intervista al Presidente dell’Associazione per gli Italiani nel Mondo

Guido Vacca è Presidente di A.I.M., l’Associazione per gli Italiani nel Mondo. Ricopre, inoltre, il ruolo di coordinatore nazionale delle Camere di Commercio della Uil-Fpl e di membro della direzione nazionale Uil-Fpl. È stato iscritto all’Ordine dei Giornalisti fino al 2013 ed è stato Direttore Responsabile della rivista Voce Camerale oltre che Segretario Generale del Diccap- Dipartimento Camere di Commercio, Autonomie Locali e Polizia Municipale e Segretario Generale SNALCC. Nel 2018 è stato insignito del prestigioso Premio Cartagine presso il Campidoglio di Roma.

Il Presidente Guido Vacca (foto di Benedetta Kim)

Il Presidente Guido Vacca (foto di Benedetta Kim)

Presidente, cosa  l’ha spinta a creare un’organizzazione dedicata agli italiani nel mondo?

Gli italiani residenti all’estero sono oltre 4,6 milioni e, grazie anche alla mia esperienza professionale, che mi ha portato negli anni ad incontrare tantissimi dei nostri connazionali in giro per il mondo, sono sempre stato interessato a ciò che accade loro al di fuori dei confini nazionali. Come sappiamo, la migrazione italiana verso altri Paesi è parallela alla nascita dell’Italia come nazione e, per ragioni note a tutti noi, negli ultimi anni tale fenomeno ha ripreso nuova linfa.  Ho creduto, quindi, che fosse importante offrire un punto di riferimento a coloro che, pur essendo lontani migliaia di chilometri, non solo desiderano mantenere vivo il legame con il proprio Paese d’origine ma amano promuoverne la lingua e l’immenso patrimonio artistico e culturale.

L’associazione è giovanissima. Come è riuscito, in meno di un anno, a creare un gruppo così numeroso sui social ed una organizzazione presente in maniera capillare su tutto il pianeta?

Nel mio intento sono stato aiutato, senza dubbio, dai moderni mezzi di comunicazione. Una volta creato il gruppo sui social è arrivato un riscontro sempre maggiore, anche grazie all’aiuto di tantissimi amici che hanno creduto nel mio progetto.    

L’8 giugno scorso si è tenuta, a Roma, la prima assemblea ufficiale di A.I.M. nella quale, oltre alla mia elezione come Presidente – un ruolo di cui sono profondamente onorato – sono state ratificate anche le nomine di un Segretario Generale e di cinque consiglieri. In questi mesi, inoltre, abbiamo lavorato incessantemente per individuare le persone più adatte, nei singoli Paesi, a rappresentare AIM nel ruolo di Segretari e Vice Segretari nazionali. A loro, poi, tocca il compito di nominare un direttivo nazionale di membri che possano contribuire alla nostra attività. In alcuni Paesi si sta già facendo tantissimo, in altri stiamo iniziando a muovere i primi passi. Ci sono, però, ancora diverse aree in cui non siamo rappresentati e stiamo lavorando moltissimo affinché AIM possa rafforzare sempre di più la propria presenza nel mondo.

Quali solo i vostri obiettivi?

L’AIM si prefigge lo scopo di coltivare, accrescere e rafforzare i legami fra l’Italia, i cittadini italiani e le varie comunità italiane nel  mondo. A tal fine, pur essendo un’associazione apolitica, stabiliamo contatti con chiunque possa avere finalità convergenti alle nostre: dalle istituzioni italiane presenti in ciascun territorio (Ambasciate, Consolati, Istituti Italiani di Cultura, Camere di Commercio, ecc.), ai rappresentanti politici ed alle altre associazioni, cercando di creare un network che possa apportare beneficio ai nostri connazionali disseminati nel mondo e, allo stesso tempo, amplificare il più possibile la promozione della lingua e della cultura italiana a livello globale.

Il Colosseo a Roma

Il Colosseo a Roma

AIM, quindi, cerca di collaborare anche con altri gruppi ed associazioni di italiani all’estero? Non pensa che possano nascere delle divergenze? 

Assolutamente no. Al contrario, sono sempre stato del parere che l’unione faccia la forza. Qualsiasi iniziativa o entità che raggruppi gli italiani nel mondo ha in comune alcuni obiettivi specifici: innanzitutto, quello di tutelare i propri membri; e poi, la promozione della nostra lingua e della nostra cultura. Penso, quindi, che lavorando insieme, e con l’aiuto dei mezzi di comunicazione digitale, si possa raggiungere tali obiettivi in maniera molto più veloce ed efficace.  Per questo ho sempre ritenuto opportuno incentivare una collaborazione attiva tra tutti i gruppi di italiani all’estero. 

Quali sono i prossimi impegni dell’Associazione? 

Non mi stanco mai di ripetere che il nostro obiettivo principale rimane quello di unire, creando una vicinanza tra la cultura italiana e le varie culture del mondo.  Ogni giorno cerchiamo di far scoprire al mondo i nostri tesori: dall’arte, alla cultura, alla gastronomia. Allo stesso tempo, cerchiamo di apprendere dalle altre culture, senza escludere la possibilità di adottare abitudini e modi di fare che possano aiutarci a migliorare. La priorità, tuttavia, rimane la nostra attenzione verso tutti gli italiani all’estero che possano aver bisogno di noi e, ancora una volta, desidero rinnovare il mio invito a contattarci, assicurandoli che AIM sarà sempre pronta ad ascoltarli.

Per terminare, una domanda personale per cercare di conoscerla un po’ meglio. Quali sono i suoi interessi e come trascorre il suo tempo libero?

Amo tantissimo la natura e, nei pochi ritagli di tempo disponibili, mi rilasso passeggiando tra i boschi o prendendomi cura del mio giardino. Adoro anche leggere ma purtroppo il tempo a disposizione è sempre meno. La mia soddisfazione più grande, però, arriva dagli italiani in giro per il mondo che ogni giorno, sempre più numerosi, mi scrivono per ringraziarmi e manifestarmi il loro affetto e la loro gratitudine per quanto sta facendo AIM. Un affetto di cui faccio tesoro e che rafforza la mia determinazione nel voler crescere sempre di più e voler fare sempre meglio, per tutti quegli italiani nel mondo che hanno deciso di riporre in noi la loro fiducia.   




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